Ultim’ora, “Avvistato un leone gigante”: è più grande di un orso polare | Cittadini fate molta attenzione

Nuova specie scoperta risalente al Miocene: si tratta di un leone dalle dimensioni più grandi della norma - circuitolavoro.it (YouTube)
Molto più grande del previsto e con un aspetto imponente: gli esperti scoprono in Kenya, un predatore gigantesco.
I suoi resti sono stati rinvenuti decine di anni fa. Solo oggi gli esperti li hanno comparati e hanno fatto una scoperta incredibile.
Un’evidenza che lascia gli esperti senza parole, soprattutto dopo l’analisi dei resti fossilizzati appartenenti ad una specie mai vista prima. Un predatore gigantesco che emerge in tutta la sua imponenza.
Si tratta del Simbakubwa Kutomaafrika, ovvero del “grande leone africano”, un leone dalle dimensioni mai viste prima e dal peso di più di 1.500 chilogrammi. Insomma, molto più grande di un orso polare e in grado di attaccare animali di stazza simile ad elefanti e ippopotami.
Il suo ritratto è stato ricostruito grazie al ritrovamento di frammenti di mandibola e denti, che giacevano nel museo nazionale di Nairobi, senza essere mai essere comparati prima d’ora.
Il grande leone africano: le analisi degli esperti
A rendere affascinante il leone gigante, sono stati i rilievi ispezionati che riguardano, soprattutto i suoi denti. I paleontologi si sono soffermati, soprattutto, sulla mandibola la quale conterrebbe un canino, un premolare e un molare, sufficienti per comprendere che il famoso leone gigante era un iper-carnivoro. Si tratta, quindi, di una specie che consumava solo ed esclusivamente carne.
A parlare degli studi condotti sul Simbakubwa Kutomaafrika, è Mattew Borths, dell’università di Duke, il quale afferma che i canini analizzati erano affilati come coltelli e sarebbero, addirittura, in grado di frantumare ossa. Le sue vittime non erano solo antilopi, bufali e zebre, questo leone si cibava anche di elefanti e ippopotami, animali dalle dimensioni davvero considerevoli.
Una nuova interpretazione del Miocene
La scoperta clamorosa dell’esistenza di una diversa tipologia di leone può essere considerata pressoché rivoluzionaria. Questo perché, grazie ai rilievi e alle diverse analisi accurate è stato possibile scoprire della presenza di una specie prima sconosciuta. I resti, che per decenni erano stati accantonati ed attribuiti ad una specie più piccola, sono in realtà una prova che evidenzia la presenza di altri mammiferi carnivori in Africa.
Un predatore imponente che, per quanto fosse morto in giovane età, conservava una corporatura molto più grande della media. Ciò fa pensare quanto, il continente africano, sia stato culla dell’evoluzione della fauna terrestre. Il leone gigante potrebbe essere, quindi, solo uno dei tanti esemplari ancora non classificati degli esperti.