Ultim’ora lavoro, “Chi dorme meglio ha più ferie”: passato il ‘decreto’ | Non era mai successo nella storia

Dormire (pexels.com) - circuitolavoro.it

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Zero sbattimenti: per ottenere un bonus ferie a lavoro ti basta…dormire meglio! Nessun trucco, ecco come sanno se non hai barato.

Dormire meglio può essere interpretata come una delle chiavi del successo nella vita di oggi.

La qualità del sonno, infatti, influenza in modo prepotente le nostre prestazioni lavorative durante la veglia.

Nel mondo in cui viviamo, anche il sonno sta per essere capitalizzato e inserito in un sistema (almeno apparentemente) meritocratico.

Ed ecco che chi dorme meglio ottiene più giorni di ferie: è una iniziativa di un gigante in ambito farmaceutico.

“Chi dorme…piglia pesci”, o, meglio, giorni di ferie: rivoluzionata la concezione del sonno

In un mondo in cui l’imperativo è quello di essere produttivi, dormire non è certo una delle attività più apprezzate. Essere sempre stanchi e stressati è spesso utilizzato come un vanto, in quanto è una caratteristica di chi lavora troppo. A lungo andare, però, questo tipo di atteggiamento mentale non sta avendo ripercussioni positive sul benessere dei lavoratori e, di conseguenza, non ne sta avendo di positive neanche sulla produttività.

A pensare a una iniziativa che possa incrementare quest’ultimo parametro è stato il gruppo farmaceutico Otsuka. Attivo in 32 Paesi, il gruppo Otsuka ha iniziato a inserire un sistema di benefit davvero peculiare. Ne ha parlato a Forbes l’ad di Otsuka Pharmaceutical Italy, Alessandro Lattuada: ecco come funziona l’iniziativa che coinvolge la qualità del sonno e i giorni di ferie.

Rischio burnout (pexels.com) - circuitolavoro.it
Rischio burnout (pexels.com) – circuitolavoro.it

Novità assoluta introdotta sul posto di lavoro: qui se dormi male sei finito

Il gruppo Otsuka è stato il primo a lanciare una iniziativa mai sentita, che coinvolge il sonno e, quindi, in generale, il benessere dei propri dipendenti. L’ad Alessandro Lattuada ha spiegato l’iniziativa ai microfoni di Forbes: “Attraverso dispositivi indossabili monitoriamo costantemente la qualità del sonno dei collaboratori, offrendo loro programmi personalizzati e consigli di esperti per migliorare le abitudini di riposo”, ha spiegato, entrando del dettaglio, e poi la questione dei premi: “Chi riesce ad aumentare la qualità del sonno di almeno il 15% viene premiato con alcuni giorni di ferie aggiuntivi”.

Insomma, anche il sonno è motivo di preoccupazione e di performance: chi applica i consigli degli esperti viene premiato in quanto chi dorme meglio, a sua volta, è più produttivo nel corso della giornata (anche) lavorativa. Senza dubbio, comunque, si tratta di una iniziativa che rappresenta la nuova frontiera del lavoro in azienda e dei programmi di incentivi per la produttività.