Ultim’ora lavoro, “L’unico che non sarà cancellato dall’intelligenza artificiale”: tutti gli altri sono a rischio

Intelligenza artificiale: è allarme, molti Italiani perderanno il loro lavoro - circuitolavoro.it (freepik)
L’intelligenza artificiale spazzerà via tanti lavori, tutti meno uno: i più furbi hanno già cambiato lavoro per evitare di perdere tutto.
Una vera e propria rivoluzione porterà alla fine di molti lavori: Bill Gates preannuncia i tre settori sui quali puntare per evitare di perdere il lavoro.
E’ da diversi anni che l’intelligenza artificiale ha fatto la sua comparsa nelle nostre vite. Prima utilizzata in pochi settori e per uso prettamente professionale, con il tempo il suo utilizzo si è diffuso a macchia d’olio fino ad arrivare al suo quotidiano utilizzo da parte di tutti i cittadini.
Immaginare una vita senza intelligenza artificiale oggi è molto difficile, tuttavia, questa silenziosa rivoluzione è andata a colpire vari campi, soprattutto quello lavorativo. Ci saranno, infatti, alcuni lavori che verranno tranquillamente sostituiti poiché la sola intelligenza artificiale sarà in grado di rimpiazzare la presenza umana.
Il futuro del lavoro è in crisi, ad essere coinvolti sono la maggior parte dei campi lavorativi, tutti meno tre. A confermarlo è il co fondatore di Microsoft, Bill Gates, il quale afferma che se si vuole continuare a lavorare, senza rischiare di perdere il proprio posto di lavoro, si deve puntare a 3 campi in particolare. Continua a leggere per scoprire quali sono.
L’intelligenza artificiale rimpiazzerà la maggior parte dei lavori: lanciato l’allarme
Uno dei timori comuni, legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è sicuramente legato al fatto che questa tecnologia possa, improvvisamente, far perdere milioni di posti di lavoro in svariati settori. Il contesto in cui viviamo appare come sempre più automatizzato e, il solo lavoro e intelligenza umana sembrano non bastare più. Dalle catene di montaggio alla gestione di servizi clienti, l’intelligenza artificiale ha progressivamente sostituito i lavoratori che svolgevano mansioni ripetitive e standardizzate.
Una trasformazione che spaventa tutti i lavoratori, anche coloro che operano in ambiti professionali che, fino a qualche tempo fa, si ritenevano al sicuro dall’influenza dell’automazione. Se da un lato l’intelligenza artificiale incute paura, dall’altro vi è chi ha riposto massima fiducia nei sistemi automatizzati i quali possono, addirittura, alleggerire il carico di lavoro e renderlo meno faticoso.
I tre campi che non verranno influenzati dall’intelligenza artificiale
Come accennato in precedenza, Bill Gates si è pronunciato in merito alla vicenda dell’intelligenza artificiale e ha affermato che ci saranno almeno tre campi in cui l’intelligenza artificiale non potrà mai interferire, il settore della programmazione, biologia e dell’energia. Tre settori che non subiranno particolari scossoni con l’avvento dell’AI e che, anzi, la utilizzeranno per migliorare il lavoro.
Nel caso della programmazione, ad esempio, vi è necessaria la presenza di professionisti che siano in grado di comprendere alla perfezione e di orientare i modelli di intelligenza artificiale. “Sebbene l’intelligenza artificiale sia in grado di generare codice, ha ancora bisogno della supervisione di esperti umani per raggiungere il massimo del suo potenziale”, afferma Bill Gates. Per quanto riguarda il settore della biologia, non ci sarà mai nessun tipo di algoritmo in grado di avere una conoscenza approfondita del corpo umano. Per questo, il campo medico è un campo in cui mai nessun algoritmo riuscirà ad imporre il suo potere. Infine, il settore dell’energia. Dalla cattura del carbonio alla produzione di idrogeno verde, si tratta di mansioni complesse, difficili da sintetizzare dall’intelligenza artificiale. In base a quanto detto, è possibile comprendere quanto l’IA sia una forza in via di espansione, ma non onnipotente.