Ultim’ora lavoro, “Potete stare in ufficio dalle 9 alle 17”: poi dovete tornare a casa per legge | Non esistono chiamate fuori orario

ragazza creativa che lavora come grafica

Lavorare in ufficio senza straordinari (pexels) - www.circuitolavoro.it

In ufficio fino alle 17 poi si deve chiudere con il lavoro: è questione di legge. Il work-life balance è più importante dello stipendio

In molti Paesi dell’Unione Europea si sta affermando sempre di più l’idea che il lavoro non debba occupare tutta la giornata.

In Italia facciamo ancora fatica a staccarci da un concetto di lavoro h24, giustifichiamo le aziende che ci chiamano a lavorare oltre orario di lavoro, e non prevedono straordinari pagati, ma pian piano le nuove generazioni stanno facendo spazio al work-life balance, un equilibrio tra lavoro e vita privata, appunto, che possa lasciare del tempo libero per vivere oltre al lavoro e agli impegni quotidiani.

Un tempo i romani decantavano l’ozio, oggi sembra quasi che per esistere, per essere qualcuno, bisogna performare, anche a prescindere dallo stipendio.

Una mente sempre attiva e al lavoro però non porta nulla di buono, non a caso chiusure nei confronti dell’esterno, depressioni e attacchi di panico sono ormai il pane quotidiano della popolazione. L’incapacità di “scollegarsi” dal lavoro, anche dopo l’orario, è diventata una vera emergenza per la salute mentale e il benessere. Per questo, alcuni modelli di riferimento stanno insegnando come trovare l’equilibrio.

Il modello tedesco ispira l’Italia

Il modello tedesco è oggi un esempio importante: secondo il Ministero del Lavoro tedesco, e anche alcune grandi aziende che hanno poi sedi sparse per l’Europa, il lavoro è confinato tra le 9 e le 17. Dopo quell’orario, nessuno può essere contattato a meno che non ci sia un’emergenza reale che lo giustifichi.

Grandi aziende come Volkswagen, Daimler, BMW, Allianz applicano politiche interne che bloccano le e‑mail lavorative tra le 17:00 e le 7:00 del mattino successivo. Una pratica concreta che va a tutelare i dipendenti dallo sfruttamento che vede i lavoratori costretti a rimanere reperibili oltre l’orario ufficiale. Anche il Belgio ha preso misure in questo senso.

stretta di mano al lavoro
Un mondo del lavoro più equo (pexels) – www.circuitolavoro.it

L’impatto del work-life balance sulla qualità della vita

Queste misure tedesche rappresentano un modello per altri paesi europei nella lotta contro lo sfruttamento lavorativo. La possibilità di garantire ai dipendenti un vero stacco dalla vita professionale contribuisce non solo al benessere individuale, ma anche alla produttività complessiva del sistema lavorativo, infatti in Italia c’è il più alto tasso di insoddisfazione in termini di equilibrio vita-lavoro.

La Germania, con queste iniziative, si posiziona come leader nella modernizzazione del mondo del lavoro (almeno per quanto riguarda l’Europa), dimostrando anche che è possibile conciliare efficienza produttiva e rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori: non a caso si tratta del Paese trainante della nostra Unione (nonostante la crisi economica degli ultimi anni).