ULTIM’ORA MUTUI, la cassazione si è già pronunciata: arrivano i rimborsi a tutti | Fino ad oggi hanno preso soldi senza motivazione

Rimborso mutuo casa- Foto di Jakub Zerdzicki da Pexels-CircuitoLavoro.it
Una nuova sentenza della Corte di Cassazione cambia le regole nel caso di mutui: ecco quando è possibile richiedere il rimborso per quanto speso per l’acquisto della casa.
L’acquisto della casa è uno dei traguardi che spesso si raggiungono in coppia, ma il pagamento del mutuo risulta in alcuni casi intestato ad uno dei due partner.
Nel caso in cui il legame finisce ci si chiede se sia possibile recuperare i soldi spesi per il pagamento del mutuo della casa intestata a quello che è diventato il proprio ex.
La risposta è arrivata con l’ordinanza n. 11337/2025 della Corte di Cassazione, che ha chiuso una controversia tra due ex conviventi in lite proprio a causa dell’immobile in cui vivevano.
Il caso riguarda un uomo che, per tre anni, ha pagato le rate di un mutuo relativo a una casa intestata alla sua ex compagna, all’epoca senza reddito.
Mutuo intestato all’ex compagna: perché è stato negato il rimborso di quanto speso
Alla fine della relazione, l’uomo ha chiesto la restituzione delle somme versate. La Corte, però, ha ribadito che questi versamenti rientrano tra le cosiddette obbligazioni naturali e non sono quindi rimborsabili. In pratica, quindi, il denaro versato spontaneamente da un convivente per pagare il mutuo dell’altro, se effettuato durante la relazione, rientra tra gli atti di assistenza materiale previsti dalla convivenza more uxorio.
La Cassazione ha chiarito che non vi è stato alcun arricchimento senza causa, in quanto l’importo corrisposto era paragonabile a quanto normalmente speso per un canone di affitto da chi vive in una casa in locazione. A regolare questa circostanza è l’articolo 2034 del Codice Civile: l’obbligazione naturale non può dar luogo a pretese di rimborso successivo. Il principio non riguarda solo le coppie eterosessuali, ma ogni forma di convivenza stabile non matrimoniale.
Pagamento rate del mutuo in convivenza: quando è previsto il rimborso
La Corte ha però lasciato aperta una possibilità. Esiste infatti un’eccezione che consente il rimborso delle somme. Il recupero di quanto sborsato scatta solo quando la prestazione economica supera i limiti della proporzionalità e adeguatezza. Nel caso in cui le somme versate risultano del tutto sproporzionate rispetto alle condizioni patrimoniali del soggetto che le ha corrisposte, è possibile invocare l’articolo 2041 del Codice Civile.
In questo caso specifico, però, non sono emersi questi elementi. Anzi, la Cassazione ha evidenziato come la collaborazione economica tra i conviventi sia da intendersi come parte integrante della relazione, non come un credito. Anche altre sentenze precedenti (Cass. 14732/2018 e 11303/2020) avevano tracciato questa linea.