Vacanze, “VIETATE queste mete”: se prenotate parte all’istante il ‘multone’

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Vacanze estive 2025: attenzione a queste mete, potresti trascorrere le vacanze più brutte della tua vita - circuitolavoro.it (freepik)

Scatta il blocco per le vacanze 2025: se hai già prenotato le vacanze estive, fai attenzione a queste mete, rischi tanto.

Repentini cambiamenti stanno colpendo le mete più amate: le autorità non tollerano più comportamenti sbagliati, è il momento di agire.

Le vacanze estive sono sempre più vicine e, se in molti hanno già scelto la meta dei propri sogni, dall’altra parte vi è chi non ha ancora preso una decisione. Va detto che, scegliere il giusto posto per delle vacanze all’insegna del relax non è affatto semplice.

Il turismo di massa ha contribuito a trasformare località silenziose e tranquille in veri e propri centri caotici, dove la calma sembra ormai un ricordo lontano. La situazione è diventata così compromessa da sollevare preoccupazioni reali, al punto di arrivare a sconsigliare determinate destinazioni per l’estate 2025.

Di seguito, mostreremo una classifica delle mete da evitare se intendi trascorrere una vacanza lontano da schiamazzi e scocciature. La prima in classifica è quella a cui non avresti mai pensato.

Vacanze da incubo: ecco le mete da evitare nell’estate 2025

Il turismo rappresenta una fonte di reddito fondamentale, soprattutto per quelle località che guadagnano ingenti somme nel periodo estivo. Se da un lato ciò viene considerato come un ottimo indicatore di crescita economica, dall’altro ha portato con sé una serie di conseguenze sempre più difficili da ignorare, come il degrado ambientale. Con l’estate 2025 alle porte, cresce sempre di più la preoccupazione verso alcune mete che sembrano non reggere più il peso dell’overtourism. Tra queste ritroviamo:

  • Dubrovnik (Croazia): portata alla luce grazie al “Trono di Spade”, questo incantevole luogo ha visto moltiplicarsi i visitatori, soprattutto nel centro storico. Ciò ha portato le autorità ad imporre dei limiti al numero di turisti;
  • Barcellona (Spagna): affitti fuori controllo e l’equilibrio tra turismo e qualità della vita è sempre più in crisi;
  • Santorini (Grecia): la meta più instagrammabile di tutte, grazie alle sue caratteristiche casette bianche a picco sul mare. Durante il periodo estivo, l’isola greca è al limite della sua capacità, con posti super affollati che rendono addirittura le passeggiate a piedi impossibili;
  • North Coast 500 (Scozia): una strada panoramica dalla quale è possibile ammirare le Highlands scozzesi, è diventata a causa dell’overtourism, l’autostrada del turismo incontrollato;
  • Isole Vergini Britanniche: ostaggio del turismo crocieristico. Circa il 72% dei visitatori arriva via mare, sbarcando per poche ore e lasciando numerosi rifiuti;
  • Kerala (India): il turismo ha generato un’espansione edilizia incontrollata, aumentando il rischio di frane e alluvioni;
  • Oaxaca (Messico): capitale culturale del Messico, il turismo di massa ha provocato un boom dei prezzi degli affitti e svuotato il centro storico dai suoi abitanti;
  • Kyoto e Tokyo (Giappone): quartieri piccoli e caratteristici, invasi dai visitatori. Le autorità sono state costrette ad imporre delle limitazioni e regole severe da rispettare;
  • Monte Everest (Nepal): code sempre più fitte di escursionisti impreparati che rilasciano rifiuti lungo il cammino verso la cima più alta del mondo;
  • Koh Samui (Thailandia): una delle più belle isole thailandesi, inizia a mostrare i segni dell’overtourism tra cui, inquinamento marino e l’eccessiva presenza di strutture ricettive che minacciano l’equilibrio dell’isola;
  • Lisbona (Portogallo): gli affitti aumentano sempre di più e i centri storici iniziano a svuotarsi. I cittadini hanno indetto delle vere e proprie proteste contro la capitale portoghese, la quale ha perso la sua vera autenticità;
  • Agrigento (Italia): capitale della cultura del 2025, questa cittadina rischia una crisi idrica a causa dell’enorme afflusso turistico.
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Turismo di massa nel 2025: numerosi provvedimenti in arrivo da parte delle autorità – circuitolavoro.it (freepik)

Le tre mete più segnate dall’overtourism

Veniamo ora alla parte più interessante: quali sono le mete che ne hanno risentito maggiormente dell’afflusso dei turisti? La terza in classifica è Venezia, ormai rinominata, capitale dell’overtourism. L’eccessivo affollamento di strade e canali, ha costretto le autorità a prendere un’importante decisione: introdurre alcune limitazioni inerenti l’accesso dei turisti. Al secondo posto ritroviamo le Canarie e Baleari, in Spagna. Il boom turistico ha causato un aumento incontrollato dei costi della vita e, di conseguenza, grandi proteste da parte dei residenti. Affitti inaccessibili e sovraffollamento crescente, minacciano l’equilibrio delle isole.

Al primo posto ritroviamo un luogo incantevole, riconosciuto in principio per spiagge paradisiache, silenziose e tranquille. Parliamo di Bali, in Indonesia dove, da diversi anni, tutto sembra essere cambiato. Il turismo di massa ha stravolto l’equilibrio ecologico dell’isola e le spiagge risultano ormai sovraffollate con conseguente inquinamento delle acque, un tempo incontaminate.