La crisi del settore moda (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
Come mai Burberry è costretta a licenziare il 10% degli impiegati italiani per la crisi nel settore della moda?
Viviamo in un periodo di forte crisi e questo l’abbiamo capito non soltanto dai rincari presenti praticamente in ogni settore, ma anche per quegli improvvisi licenziamenti che stanno colpendo molti lavoratori.
Non è raro sentire di dipendenti che hanno trovato la serranda chiusa quando si sono presentati sul luogo di lavoro o di quelli messi in cassa integrazione da un giorno all’altro. Per questo motivo, le percentuali di coloro che credono che il futuro lavorativo sarà nebuloso sono molto alte.
Pare che questa crisi non risparmi nessuno, in quanto tutti i settori sono stati toccati, perfino quello della moda, che sta riscontrando significativi cali del fatturato e dell’export, soprattutto per le sezioni di abbigliamento, calzature e accessori.
Da qui la notizia che Burberry è costretta a licenziare il 10% degli impiegati italiani, accrescendo maggiormente la preoccupazione della crisi che ha colpito il settore, facendo allarmare notevolmente i lavoratori.
Come possiamo leggere da it.fashionnetwork.com, il gruppo britannico Burberry ha deciso di procedere con un taglio del 20% della propria forza lavoro a livello globale, la cui decisione coinvolgerà purtroppo migliaia di lavoratrici e lavoratori che si potrebbero trovare presto senza impiego. Anche in Italia è stata comunicata la direttiva presa da chi gestisce il noto brand, procedendo quindi con il licenziamento di 39 dipendenti su 330 della sede italiana, pari a oltre il 10% della forza lavoro.
Come si legge, la decisione sarebbe stata presa per una questione di riorganizzazione interna e per migliorare “i margini di efficienza, al fine di contrastare la crisi del lusso che sta rallentando le vendite in tutto il circuito moda”. Cosa ne penserà il sindacato?
Dopo l’annuncio che la Burberry avrebbe licenziato il 10% della forza lavoro italiana, per via della crisi che ha colpito la moda, il sindacato è intervenuto rilasciando le proprie motivazione. Come riportano da it.fashionnetwork.com le rappresentanze sindacali aziendali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno dichiarato: “La difficoltà del settore non può essere una scusa per diminuire solamente gli organici. Burberry sceglie di licenziare a causa di scelte di business non corrette, investimenti eccessivi e risultati economici inferiori alle aspettative…”.
Chiedendo poi a chi gestisce il noto brand di valutare soluzioni alternative per salvaguardare l’occupazione, come l’utilizzo degli ammortizzatori sociali o la riduzione dell’orario lavorativo, vista la “lieve ripresa del business”. Come andrà a finire questa triste storia?
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