Scende la disoccupazione (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
In Italia scende la disoccupazione del 6%, dimostrando quanto trovare lavoro oggi sia meno difficile. Ecco di cosa stiamo parlando.
“Il lavoro nobilita l’uomo” dicono, motivo per cui, per poter portare a termine questo detto, bisognerebbe fare in modo di dare a tutti i cittadini la possibilità di lavorare. Oggi giorno non è facile trovare una mansione, in quanto ci sono diversi ostacoli davanti a noi.
Si passa dai vincoli di età, al titolo di studio, all’esperienza e anche se non dovrebbe succedere, dal sesso. Molti datori di lavoro infatti non vogliono assumere le donne, per paura che queste prima o dopo possano avere figli e quindi chiedere la maternità e così via.
A prescindere da tutti questi fattori, quando si cerca lavoro oggi giorno, non si hanno solo questi come paletti ma anche la forte concorrenza, visto che spesso sono molti a candidarsi per un posto di lavoro.
Eppure da questa analisi i risultati sono incoraggianti visto che si evince come in Italia il tasso di disoccupazione sia sceso del 6%. Trovare lavoro oggi giorno è quindi meno difficile?
Come leggiamo da ilsole24ore.com, a luglio 2025 si è assistito a una crescita di occupati e a un calo di disoccupati, come rende noto l’ISTAT: aumento di occupati per gli uomini, per i dipendenti, per la fascia che va dai 15enni ai 24enni e dai 35enni e i 49enni; gli occupati diminuiscono invece tra le donne, gli autonomi e nelle altre classi d’età.
Si legge quindi che il numero di occupati a luglio 2025 è pari a 24milioni 217mila, in crescita non solo rispetto al mese precedente, ma anche rispetto a quello di luglio 2024 che era fermo allo 0,9%. A distanza di un anno quindi è calato sia il numero di persone in cerca di lavoro -6,9% che quello di inattivi tra i 15 e i 64 anni, -0,7%.
In Italia scende la disoccupazione, facendo intuire quindi che trovare lavoro oggi giorno dovrebbe essere meno difficile. Come leggiamo da ilsole24ore.com, a luglio 2025 si sarebbe arrivati a un tasso di occupazione al 62,8%, con una disoccupazione che scende al 6%.
Aumentano i dipendenti permanenti con più di 16milioni e i dipendenti a termine con più di 2 milioni, mentre diminuiscono gli autonomi arrivando a più di 5milioni. Secondo i dati diffusi, il numero degli inattivi sarebbe in crescita per i soggetti tra i 15 e i 64 anni, interessando maggiormente le donne, chi ha tra i 25 e i 34 anni e chi ha almeno 50 anni, mentre tra gli uomini, i 15-24enni e i 35-49enni il numero di inattivi è in diminuzione.
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