Licenziamento: occhio alle pause caffè o sigaretta | Il datore di lavoro può lasciarti a casa

Attenzione alle pause caffè (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
Attenzione alle pause caffè o sigaretta, visto che il datore di lavoro può decidere per il licenziamento e lasciarvi a casa.
Ogni lavoratore che sia assunto nella Pubblica Amministrazione o nel settore privato, ha dei diritti ma anche dei doveri da rispettare verso la propria azienda. D’altronde il corrispettivo dello stipendio non deve essere un regalo, bensì deve essere meritato in base alle mansioni svolte.
A prescindere dal tipo di contratto di lavoro, ogni dipendente ha diritto a usufruire di alcuni momenti di pausa e della sosta per il pranzo, in base al numero di ore lavorate durante la giornata. Infatti, il numero di pausa e la possibilità di consumare il pasto o meno, cambia se lavorate 8 ore, 6 ore o 4 ore.
Tutte queste informazioni sono comunque presenti nel contratto che potrete visionare nel momento della firma. Badate bene però, che a prescindere da questo diritto, chi eccede con pausa caffè e pausa sigaretta può subire il licenziamento da parte del datore di lavoro. Facciamo chiarezza in merito.
La decisione della Corte di Cassazione
C’è stato un caso specifico successo di recente che ha portato la Corte di Cassazione a confermare la decisione presa dai giudici sia in primo che in secondo grado, in merito al ricorso impugnato dall’ex dipendente. Oltre ad aver svolto più pause del consentito durante le giornate lavorative, l’azienda aveva ingaggiato un investigatore privato che aveva documentato i momenti prolungati di sosta dell’ex dipendente al bar e inoltre a testimonianza di questo c’erano anche gli spostamenti segnalati dal GPS inserito nel mezzo aziendale.
Per non parlare delle testimonianze visive raccolte, essendo il lavoro svolto a livello pubblico. La decisione quindi è stata confermata, dimostrando come il dipendente non possa eccedere con le pause sforando del limite consentito presente nel contratto firmato, causando anche un danno d’immagine alla Società con le sue azioni.
Il licenziamento dopo le lunghe pause
Dopo la decisione presa dalla Corte di Cassazione, fareste meglio a fare attenzione a eccedere con le pause caffè e sigaretta, visto che il datore di lavoro è legittimato, come in questo caso specifico, a decidere per il vostro licenziamento. Come possiamo leggere da quifinanza.it, il caso in questione si riferisce ad un ex dipendente addetto alla raccolta e ritiro di rifiuti urbani porta a porta, la cui abitudine era quella di sostare in modo prolungato nei bar dei Comuni dove svolgeva le sue mansioni. Oltre alle prove raccolte dall’azienda già citate nel paragrafo precedente, l’azienda aveva più volte ripreso il dipendente per questo comportamento, il quale però aveva perseverato su questa strada.
Con le prove del caso raccolte, la Società ha deciso così per il licenziamento e nonostante il ricorso del dipendente, la Corte di Cassazione ha confermato quanto deciso in sede di tribunale. Dopo questa sentenza storica è palese intuire come un dipendente deve poter dimostrare ovviamente i propri diritti ma non deve venire meno ai propri doveri per poter conservare il proprio posto di lavoro.