Ufficiale, quest’estate il tuo capo deve pagarti le vacanze: non ha scelta, la legge parla chiaro

Questa estate parti in totale tranquillità, alle vacanze ci pensa il tuo datore di lavoro - circuitolavoro.it (freepik)
Vacanze estive pagate dalla tua azienda? Adesso è tutto realtà: un vantaggio concreto per i lavoratori dipendenti.
Un’opportunità ancora poco conosciuta, capace di farti guardare il tuo lavoro in un’ottica completamente diversa.
Potrebbe sembrare un sogno, eppure è tutto realtà: la nuova iniziativa, offerta dalle aziende, punta a migliorare l’esperienza del lavoratore dipendente. Il tutto è da annoverare alla crescente attenzione che si ripone nei confronti del welfare aziendale. Si tratta di un’insieme di iniziative, pensate proprio per migliorare il benessere del lavoratore e, nel contempo, a valorizzare il suo ruolo all’interno dell’azienda.
Crescente è il numero di imprese che scelgono di premiare i propri dipendenti con benefici pensati apposta per i lavoratori. Tra questi, sicuramente interessante è il discorso dei flexible benefits: dei vantaggi che permettono ai lavoratori di potersi godere le vacanze estive senza dover perdere un euro.
Incredibile, ma vero. Il dipendente potrà scegliere la meta dei propri sogni, senza dover pagare una fortuna. Ma come funziona esattamente tutto questo? E, soprattutto, questa tipologia di benefit spetta a tutti i lavoratori dipendenti? Continua a leggere l’articolo per saperne di più.
Flexible benefits: come l’azienda facilita la tua vita da lavoratore
Tra le diverse iniziative, nate nel mondo del lavoro e, soprattutto, istituite per offrire un opportuno sostegno ai dipendenti, di sicuro un ruolo importante è ricoperto dai flexible benefits. Si tratta di veri e propri compensi in natura, retribuzioni che hanno un valore, ma non monetario. Vengono disposti dal datore di lavoro ai propri dipendenti, sotto forma di beni o servizi.
Ogni lavoratore potrà scegliere, in totale autonomia, il servizio che più si adatta alle proprie esigenze. Una sorta di “carrello della spesa” a cui il dipendente può attingere in qualsiasi momento. Tuttavia, è importante notare che i flexible benefits non sono disciplinati dal contratto individuale, è l’azienda a scegliere se disporre, o meno, di tale servizio per i propri dipendenti. Tra i più comuni, ritroviamo:
- asili nido;
- borse di studio;
- assicurazioni sanitarie;
- abbonamenti al trasporto pubblico;
- sconti e promozioni per viaggi personali.
Welfare aziendale: su quali regole si basa?
Alla base del welfare aziendale, vi sono delle precise normative che incentivano le aziende ad offrire ai propri dipendenti dei beni o servizi non monetari, proprio come i flexible benefits di cui abbiamo parlato in precedenza. Secondo la Legge di Stabilità 2016 (art.1 comma 182-190), vi sono importanti agevolazioni fiscali per le imprese che decidono di investire nel benessere dei propri dipendenti.
Alcuni benefit, come viaggi, asili nido o trasporti, sono inoltre esenti da tasse e contributi. Insomma un vero e proprio vantaggio sia per i dipendenti che per i vertici dell’azienda. Tutto con un unico scopo: permettere al lavoratore un clima sereno nell’azienda e, al contempo, dare un’importante spinta alla produttività.