Si chiude l’era del bonus cultura mirato ai giovani di 18 anni, ovvero la carta elettronica da 500 euro attiva dal 2021 per l’acquisto di libri e abbonamenti a quotidiani, biglietti per musei e mostre o per il teatro, il cinema e molto altro.
La maggioranza dei Deputati della Camera (FdI, Lega e FI) con l’emendamento 180.7, firmato da Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia), chiede infatti che i comma 357 e 358 dell’articolo 1 della legge n. 234 del 30 dicembre 2021, riguardanti il bonus cultura destinato ai diciottenni, siano abrogati. Nessun limite di reddito per il contributo richiesto, tramite app apposita (18app), se non l’età, la residenza in Italia o il permesso di soggiorno.
Abbandonando il bonus, la misura – da inserirsi nella Legge di Bilancio 2023 – prevede che i 230 milioni di euro annui, a cui ammonta l’attuale sostegno ai giovani, vengano indirizzati invece:
- a rafforzare il Fondo unico per lo spettacolo con 40 milioni di euro e a trasformarlo nel Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo;
- a rafforzare il Fondo cinema con l’aggiunta di 10 milioni di euro;
- a sostenere le biblioteche con 30 milioni di euro a partire dal 2024;
- a rafforzare il Fondo per il libro con 15 milioni di euro all’anno;
- a istituire il Fondo rievocazioni storiche, a cui saranno attribuiti 2 milioni di euro all’anno dal 2019 al 2022 e 5 milioni per il 2023;
- a sostenere i carnevali storici con 5 milioni di euro all’anno;
- a incrementare la spesa per i musei statali con 13 milioni di euro nel 2023;
- a sostenere la celebrazione di Guglielmo Marconi nella ricorrenza dei 150 anni con 2 milioni di euro rispettivamente per il 2023 e il 2024;
- a istituire la ”Fondazione di diritto privato” denominata “Fondazione Vittoriano” con eventualmente 1 milione di euro per il 2023per la gestione e valorizzazione del complesso “Vittoriano”.
Sta di fatto che non tutti sono d’accordo alla cancellazione dell’app18: da Matteo Renzi che chiede di condividere e firmare una petizione, all’appello di Pd e Movimento 5S. In ogni caso il bonus cultura rimane valido sino al 31 dicembre 2022, quando la Legge di Bilancio 2023 e la misura in oggetto sarà approvata semmai in sede parlamentale e inserita dunque nel testo definitivo.