Con l’introduzione del Decreto Omnibus e le recenti modifiche al Bonus Natale, il Governo ha ampliato la platea di beneficiari. Quest’anno, circa 4,5 milioni di lavoratori dipendenti, inclusi i genitori con figli a carico, possono accedere alla somma una tantum da 100 euro, da ricevere insieme alla tredicesima mensilità. Ma come si applica il Bonus in base alla composizione familiare? Ecco un approfondimento su come funziona e gli esempi pratici che chiariscono i diversi casi.
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Chi ha diritto al Bonus Natale?
Il Bonus Natale è riservato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo complessivo fino a 28.000 euro e almeno un figlio fiscalmente a carico. Non sono più validi i vecchi vincoli riguardanti il coniuge a carico o la monogenitorialità, aprendo così la possibilità a un numero maggiore di famiglie di beneficiarne. Ad esempio, non sono più esclusi i lavoratori separati, divorziati o conviventi, a patto che soddisfino i requisiti di reddito e di composizione familiare.
Cosa cambia per le coppie con figli?
Un aspetto importante delle nuove regole riguarda il fatto che il Bonus spetta solo a uno dei due genitori se entrambi hanno i requisiti. In altre parole, se entrambi i genitori (sia sposati, separati o conviventi) sono idonei per il Bonus Natale, dovranno scegliere a chi spetti. Anche nel caso in cui i genitori non siano conviventi, un solo genitore potrà richiedere l’indennità, mentre l’altro non potrà beneficiare della stessa agevolazione, seppur con un reddito inferiore ai 28.000 euro.
Bonus Natale: i casi pratici
La circolare dell’Agenzia delle Entrate fornisce degli esempi pratici per comprendere meglio come si applica il Bonus Natale nelle diverse situazioni familiari. Ecco alcuni scenari esplicativi:
- Genitori non sposati e non conviventi: Se due lavoratori dipendenti, il signor Rossi e la signora Bianchi, genitori di un figlio fiscalmente a carico, non sono coniugati fra loro e non convivono, entrambi hanno diritto al bonus se soddisfano il requisito del reddito.
- Genitori sposati con figli a carico: Se il signor Rossi è sposato con la signora Verdi, con la quale ha un altro figlio a carico, e entrambi hanno un reddito sotto i 28.000 euro, solo uno dei due coniugi avrà diritto al Bonus. La legge prevede che, in questo caso, solo uno dei due possa richiedere il Bonus Natale.
- Madre separata con figlio a carico: Se la signora Bianchi, madre di un figlio nato fuori dal matrimonio, non è sposata né convivente con il padre del bambino, avrà comunque diritto al Bonus Natale, a prescindere dalla sua situazione matrimoniale.
Modalità di richiesta del Bonus Natale
Il Bonus Natale, esentasse, viene corrisposto dal datore di lavoro previa richiesta del dipendente. Se il lavoratore non ha mai richiesto il bonus in precedenza, dovrà attestare il possesso dei requisiti, ossia il reddito e la presenza di almeno un figlio a carico. In caso di modifiche nella situazione familiare, ad esempio un altro genitore che diventa idoneo per il Bonus, il dipendente dovrà integrare i dati precedentemente forniti, come il codice fiscale del convivente o del coniuge, e dichiarare che l’altro genitore non ha richiesto il bonus.
Come fare la scelta giusta?
Il Bonus Natale, pur essendo un’agevolazione importante, deve essere richiesto con attenzione. In particolare, i genitori che rientrano nelle nuove disposizioni devono fare chiarezza sulla propria situazione familiare. La scelta di chi richiede il bonus dipenderà dalla composizione del nucleo familiare, ma anche dalla disponibilità del partner a non richiedere l’indennità. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate o il proprio datore di lavoro per evitare errori nella richiesta.