Carta del docente 2024: ritardi nella piattaforma e riduzione del bonus a 425 euro

Scopri le ultime novità sulla Carta del docente per l'anno scolastico 2024/2025: ritardi nella riattivazione della piattaforma e riduzione dell'importo del bonus da 500 a 425 euro.

La Carta del docente, strumento introdotto per supportare i docenti italiani nell’acquisto di materiale formativo e didattico, non è ancora attiva per l’anno scolastico 2024/2025. Gli utenti che tentano di accedere alla piattaforma trovano un messaggio di errore che segnala “Iniziativa scaduta“. Questo ritardo nella procedura ha creato incertezza tra i docenti, che solitamente, a partire da settembre, possono generare i buoni per gli acquisti legati alla propria formazione. Sebbene l’aggiornamento della piattaforma fosse previsto per l’ultima settimana di settembre, il sistema non è ancora disponibile, suscitando disappunto tra i beneficiari.

Riduzione dell’importo: da 500 a 425 euro

Oltre ai ritardi, i docenti dovranno affrontare una novità poco gradita: la riduzione dell’importo della Carta del docente. Se negli scorsi anni il bonus ammontava a 500 euro, per il 2024 si prevede una decurtazione a 425 euro. Questa riduzione è conseguenza di interventi normativi successivi che hanno ridistribuito parte delle risorse destinate all’istruzione su altri fronti. Nonostante la cifra inferiore, le modalità di utilizzo rimangono invariate. Il bonus potrà essere impiegato per acquistare libri, hardware, software, partecipare a corsi di aggiornamento, iscriversi a corsi di laurea o master, e molto altro.

Come funziona la Carta del docente

La Carta del docente è riservata a tutti gli insegnanti di ruolo a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale. Possono beneficiarne anche coloro che si trovano in formazione e prova, i docenti inidonei per motivi di salute, quelli in posizione di comando o distacco, e quelli che operano presso scuole estere o militari. La procedura per ottenere il bonus non richiede la presentazione di una domanda: basta accedere alla piattaforma dedicata e generare i buoni per gli acquisti. Tuttavia, al momento, la piattaforma non consente la generazione di nuovi voucher.

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Le spese ammesse

Nonostante la riduzione dell’importo, restano invariate le tipologie di spese che possono essere effettuate con la Carta del docente. I beneficiari possono utilizzare il bonus per:

  • Acquistare libri e testi, sia cartacei che digitali;
  • Comprare hardware e software, come tablet e computer;
  • Iscriversi a corsi di formazione accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
  • Partecipare a corsi di laurea, master universitari o corsi post-lauream;
  • Acquistare biglietti per eventi culturali, come teatro, cinema, mostre e spettacoli dal vivo.

Come registrarsi e generare i buoni

Per i docenti che utilizzano la Carta per la prima volta, sarà necessario registrarsi sulla piattaforma non appena tornerà operativa. Chi ha già beneficiato del bonus in passato, invece, dovrà accedere tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica. Una volta dentro il sistema, gli utenti possono generare i buoni selezionando la voce “crea nuovo buono“. Sarà possibile scegliere se effettuare l’acquisto online o presso un punto vendita fisico, a condizione che l’esercente abbia aderito all’iniziativa. Il sistema fornirà un QR code o un codice identificativo per completare l’acquisto.

Scadenze e utilizzo del bonus

La scadenza per utilizzare i buoni generati con la Carta del docente è fissata al 31 agosto di ogni anno scolastico. Tuttavia, qualora parte dell’importo non venisse utilizzata entro tale data, sarà possibile spenderla nell’anno successivo. Inoltre, la piattaforma consente di verificare il saldo residuo, monitorare i buoni già generati e, se necessario, annullarli.

Attese e incognite per l’anno scolastico 2024/2025

In conclusione, mentre si attendono chiarimenti sui tempi di riattivazione della piattaforma e sulla conferma dell’importo esatto, resta chiaro che la Carta del docente continuerà a essere uno strumento essenziale per sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti italiani, nonostante la riduzione del budget a disposizione.

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