Assegno Unico INPS, nuovi importi, arretrati e misure digitali che ne agevolano l’accesso

Assegno Unico INPS: aumentato l'importo dell'8,1% sulla base della variazione dell'indice dei prezzi al consumo. Scopri i nuovi livelli di reddito e gli importi mensili a partire da luglio 2023.

In base a quanto stabilito dal decreto-legge N. 69 del 13 marzo 1988, i livelli di reddito familiare per ottenere l’Assegno per il nucleo familiare vengono aggiornati annualmente a partire dal 1° luglio di ogni anno, in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) calcolato dall’ISTAT, tra l’anno di riferimento dei redditi per l’assegno e l’anno precedente.

In relazione a ciò, l’INPS ha recentemente pubblicato la circolare N. 55 del 9 giugno 2023, contenente gli importi aggiornati dell’Assegno Unico 2023, che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° luglio.

Nuovi importi per l’assegno unico Luglio 2023

Un incremento degli importi dell’Assegno per il nucleo familiare (ANF) è in arrivo per oltre un milione di beneficiari. Le nuove cifre sono state fornite dall’INPS, l’ente che gestisce l’erogazione dell’aiuto. A partire da questo mese, la rivalutazione degli importi basata sull’inflazione porterà a un aumento fino a diverse centinaia di euro al mese per alcuni beneficiari con redditi bassi e senza figli a carico.

Si ricorda che l’importo dell’assegno dipende dalla situazione economica del nucleo familiare, calcolata sulla base dell’ISEE, e varia da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con un ISEE fino a 15.000 euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con un ISEE di 40.000 euro o più. A queste cifre si aggiunge una quota fissa di maggiorazioni per casi particolari.

L’INPS ha aumentato l’importo dell’assegno dell’8,1% sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato tra il 2021 e il 2022. Il nuovo importo, rivisto con questa percentuale, sarà valido dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, quando verrà effettuata una nuova rivalutazione in base all’andamento dei prezzi.

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I tre criteri principali utilizzati per calcolare l’importo dell’assegno sono:

  • La tipologia del nucleo familiare
  • Il numero dei componenti del nucleo familiare
  • Il reddito totale annuo del nucleo familiare

Gli stessi livelli di reddito saranno utilizzati per determinare gli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali dell’assegno.

La circolare INPS n. 55 include una tabella con i nuovi livelli di reddito e gli importi mensili corrispondenti dell’assegno per le diverse tipologie di nuclei familiari.

Ad esempio, consultando le tabelle, si può osservare che per un nucleo familiare con due componenti e un reddito inferiore a 15.381,52 euro, l’assegno sarà di 46,48 euro fino al 30 giugno 2024. Aggiungendo un membro in più, l’importo sale a 82,63 euro e può arrivare fino a un massimo di 227,24 euro per i nuclei familiari con sette o più membri. L’importo dell’assegno diminuisce all’aumentare del reddito familiare. È comunque possibile ricevere importi più elevati in determinate condizioni, come ad esempio la presenza di familiari disabili.

Arretrati assegno unico, domande da presentare

La data di inizio dell’assegno unico e universale, istituito dal Decreto Legislativo n. 230/2021, dipende dal momento in cui viene presentata la domanda. In particolare, coloro che presentano la domanda in questo momento non riceveranno i pagamenti INPS arretrati, poiché il termine per richiedere gli arretrati relativi ai mesi da marzo a giugno è scaduto alla fine del mese scorso. Quindi, gli importi a cui eventualmente avevano diritto non saranno riconosciuti e i beneficiari, che comunque dovrebbero essere pochi, non avranno la possibilità di recuperare i soldi persi.

Per le domande presentate a partire dal 1° luglio in poi, la prestazione avrà inizio nel mese successivo a quello della presentazione della domanda.

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È importante ricordare che dal 1° marzo 2023, l’assegno unico e universale viene erogato automaticamente senza la necessità di presentare una nuova richiesta, per coloro che hanno presentato la domanda nel periodo tra gennaio 2022 e febbraio 2023 e la stessa non è stata respinta, revocata o decaduta, né oggetto di rinuncia da parte del richiedente.

La domanda per l’assegno unico e universale è annuale e può essere presentata anche da un tutore del figlio o del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato. Una volta raggiunta la maggiore età, i figli possono presentare una nuova domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e richiedere il pagamento diretto della loro quota di assegno.

La domanda può essere presentata in tre modi:

  1. Accedendo al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” sul sito web dell’INPS, utilizzando SPID di almeno livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
  2. Contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico).
  3. Rivolgendosi agli enti di patronato, utilizzando i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.

È necessario compilare in particolare il Modulo MV70, disponibile sul sito dell’INPS nella sezione “prestazioni e servizi” > “moduli“.

Misure digitali per agevolare laccesso ai dati sullAssegno Unico e Universale

L’INPS ha introdotto due misure digitali per semplificare l’accesso alle informazioni sull’Assegno Unico e Universale, rappresentando una vera rivoluzione nel settore.

Gli utenti hanno ora la possibilità di verificare in modo telematico tutte le informazioni relative alle prestazioni erogate dall’INPS, compreso l’Assegno Unico e Universale, a cui hanno diritto. Questo rende estremamente semplice controllare gli importi e le date dei pagamenti.

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Il primo strumento digitale offerto dall’INPS è un pannello informativo, che consente di consultare in modo semplificato tutti i dati riguardanti i ricalcoli e i conguagli dell’Assegno Unico. Basta accedere al sito web istituzionale dell’INPS utilizzando le credenziali digitali come SPID, CIE o CNS, oppure rivolgersi a un intermediario come un Patronato o un CAF. In alternativa, è possibile richiedere un appuntamento con un operatore presso gli Uffici territoriali o contattare il Contact Center.

Il secondo servizio dell’INPS consiste in una serie di videoguide personalizzate, che forniscono soluzioni per i possibili problemi che potrebbero sorgere durante il pagamento della prestazione. Questi video spiegano, ad esempio, quando l’istruttoria della domanda deve proseguire, quando è necessario aggiornare i dati di un figlio maggiorenne o quando l’IBAN comunicato non è corretto o verificabile e quindi non consente l’erogazione dell’Assegno.

Queste nuove funzionalità fanno parte di un ampio progetto di modernizzazione della Pubblica Amministrazione e hanno l’obiettivo di favorire un accesso più facile e trasparente alle prestazioni, consentendo agli utenti di gestire tutto comodamente da casa, utilizzando un computer o uno smartphone.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.