Con l’avvicinarsi della scadenza della Legge di Bilancio, le famiglie italiane sono in attesa di conoscere il futuro dei bonus e degli incentivi attualmente in vigore, specialmente quelli legati al settore della casa. Le previsioni, tuttavia, non sono incoraggianti. Il 2025 potrebbe segnare un anno di significativi tagli ai bonus per le famiglie, con l’intenzione del Governo di ridurre drasticamente sussidi e incentivi attraverso la prossima Legge di Bilancio.
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Il settore edilizio: il più colpito
Secondo Assoutenti, il settore edilizio sarà uno dei più duramente colpiti dai tagli previsti. I bonus attualmente disponibili per l’edilizia e la riqualificazione energetica, che hanno giocato un ruolo cruciale negli ultimi anni per incentivare interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici, verranno eliminati o ridotti significativamente a partire dal prossimo anno. Questo non è certo una buona notizia per le famiglie italiane, molte delle quali hanno beneficiato di tali incentivi per migliorare le proprie abitazioni e aumentare l’efficienza energetica.
Il costo dei Bonus: una visione complessiva
Secondo i dati più recenti, i crediti d’imposta accumulati grazie ai bonus edilizi attivati tra la fine del 2020 e il 2024 hanno raggiunto un costo complessivo di circa 220 miliardi di euro. Questo importo rappresenta un peso rilevante per la collettività, traducendosi in un impatto medio di 8.527 euro per famiglia residente e di 3.679 euro per singolo cittadino. In netto contrasto, i fondi destinati ai bonus non edilizi, cioè quelli rivolti a settori diversi da quello della casa, si attestano su cifre decisamente più modeste. Per il 2024, infatti, sono stati stanziati solo 2 miliardi di euro per questi sussidi, un dato che evidenzia una grande sproporzione nelle risorse destinate alle famiglie italiane, spiega Assoutenti.
I bonus attualmente in vigore
Tra i bonus attualmente disponibili troviamo:
- Ecobonus: detrazione fiscale Irpef o Ires fino al 75% per lavori di riqualificazione energetica su edifici unifamiliari e condomini;
- Sismabonus: detrazione fino all’85% per interventi antisismici su abitazioni e immobili destinati ad attività produttive;
- Bonus Verde: detrazione Irpef del 36% per la sistemazione di aree verdi scoperte negli edifici privati;
- Bonus Mobili ed Elettrodomestici: Incentivo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici a basso consumo energetico, come lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi.
- Bonus Decoder TV: Contributo fino a 50 euro per l’acquisto di televisori e decoder che supportano i nuovi standard tecnologici.
I Bonus già ristretti
Alcuni bonus hanno già subito ridimensionamenti per il 2025. Il Superbonus, ad esempio, vedrà la detrazione scendere dal 70% al 65% e sarà valido solo per lavori condominiali approvati entro il 17 febbraio 2023, con spese documentate entro il 29 marzo 2024. Il Bonus Ristrutturazione passerà dal 50% su una spesa massima di 96mila euro al 36% su un massimo di 48mila euro a partire dal 2025.
Possibili cancellazioni di altri incentivi
L’elenco degli incentivi e dei sussidi attualmente attivi che potrebbero scomparire il prossimo anno è lungo e include diversi bonus e agevolazioni, come l’Assegno di Inclusione, il Supporto per la Formazione e il Lavoro, il Bonus Mamme Disoccupate, il Bonus Bollette (tlc, acqua, energia), il Bonus Psicologo, il Bonus Asilo Nido, la Carta Cultura, la Carta del Merito, la Carta Acquisti, il Bonus Animali Domestici, solo per citarne alcuni.
Assoutenti conclude con una nota di preoccupazione per le famiglie italiane, che potrebbero trovarsi a fronteggiare una riduzione significativa dei sussidi e degli incentivi a partire dal prossimo anno.