Dal 2025, il bonus mobili potrebbe essere completamente eliminato, segnando un importante cambiamento nelle agevolazioni fiscali per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Dopo le riduzioni già previste nella manovra 2024, il governo sta considerando una riforma che potrebbe trasformare le agevolazioni automatiche in contributi su richiesta. Questa riforma prevede massimali inferiori per il Bonus Ristrutturazioni e una possibile conversione delle detrazioni Irpef in contributi diretti.
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Riduzioni progressive dal 2021
Negli ultimi anni, il bonus mobili ha subito una serie di riduzioni significative. Nel 2021, il tetto di spesa detraibile era fissato a 16.000 euro, cifra ridotta a 10.000 euro nel 2022, ulteriormente abbassata a 8.000 euro nel 2023, e infine ridotta a 5.000 euro nel 2024. Questo progressivo abbassamento del tetto di spesa ha comportato una drastica riduzione delle agevolazioni fiscali per i cittadini, con l’importo massimo della detrazione ottenibile che è passato da 4.000 euro nel 2023 a soli 2.500 euro nel 2024.
Prospettive per il 2025
Per il 2025, l’agevolazione fiscale non è stata ancora rifinanziata. Senza ulteriori interventi previsti nella prossima legge di Bilancio, il bonus mobili non sarà più disponibile a partire da gennaio. La difficile situazione economica in cui si trova il governo, insieme ai possibili tagli al bonus ristrutturazioni, lascia presagire che la riduzione delle agevolazioni sarà almeno presa in considerazione. Un tetto di spesa più basso si traduce in minori benefici per i cittadini che intendono effettuare spese per arredi ed elettrodomestici.
Le agevolazioni in scadenza: cosa cambia dal 2025
Entro la fine del 2024, molte delle agevolazioni attualmente in vigore per le ristrutturazioni domestiche verranno abolite. Con l’inizio del 2025, anche il bonus verde cesserà di esistere. Fino al 31 dicembre 2024, il bonus verde permette una detrazione del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per unità immobiliare, dedicata al miglioramento degli spazi verdi.
La detrazione per le ristrutturazioni standard tornerà al 36%, integrando Ecobonus e Sismabonus, con una spesa massima agevolabile ridotta a 48.000 euro. Anche il Superbonus subirà modifiche significative, con la detrazione ridotta al 65% e nuove limitazioni per la compensazione dei crediti.
Dettagli delle nuove condizioni
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, ecco un riepilogo delle agevolazioni disponibili e le loro nuove condizioni:
- Superbonus: Limitato ai condomini e ai proprietari di edifici con 2-4 unità immobiliari, con una detrazione del 65%. L’aliquota del 110% sarà riservata agli interventi nei comuni colpiti da eventi sismici.
- Bonus Eliminazione Barriere Architettoniche: Detrazione al 75%, con massimali e regole più stringenti già applicate dal 2024.
- Bonus Ristrutturazioni: La detrazione scenderà dal 50% al 36%, con un limite di spesa ridotto da 96.000 euro a 48.000 euro per unità immobiliare.
- Ecobonus: Aliquota ridotta al 36% e tetto di spesa fissato a 48.000 euro per unità immobiliare.
- Sismabonus: Detrazione al 36% con un massimale di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.