Il bonus Pasqua 2024 rappresenta un tema di grande interesse per i lavoratori italiani. Le agevolazioni, inserite nella busta paga durante i periodi, sono applicabili anche per il giorno di Pasqua? Ciò solleva domande sulle sue applicazioni degli incentivi.
Proprio per questo, con l’arrivo della Pasqua, è fondamentale comprendere se vi siano degli incentivi nella retribuzione. In quiesto articolo approfondiamo le normative vigenti relative alle festività pasquali.
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Bonus Pasqua 2024
Si sa che durante le festività nazionali, i lavoratori subordinati si possono astenere dal lavoro mantenendo il diritto al completo salario. Se una festività cade di domenica e non viene fruita, ai dipendenti spetta un bonus nella retribuzione.
Nello specifico, operai e impiegati con salario fisso ricevono, oltre al normale compenso, anche una quota aggiuntiva giornaliera. In sostanza, un ulteriore giorno di paga.
In caso il giorno festivo cadesse di sabato o altra giornata non lavorativa, la maggior parte dei contratti collettivi concede un ulteriore giorno di permesso compensativo da utilizzare all’occorrenza.
Sebbene Pasqua cade sistematicamente di domenica, spesso non si applica il concetto di bonus per festività non fruita, fatta eccezione per alcuni contratti collettivi che contemplano tale possibilità nonostante Pasqua non sia riconosciuta come festività nazionale dal nostro ordinamento.
Quali sono le festività nazionali?
Definite dall’articolo 2 della legge n. 260 del 27 maggio 1949, le giornate ritenute festivi comprendono, oltre a ogni domenica, i seguenti giorni:
- il primo dell’anno;
- l’Epifania;
- la festa di San Giuseppe;
- il 25 aprile, anniversario della liberazione;
- il lunedì dopo Pasqua;
- l’Ascensione;
- il Corpus Domini;
- il 1° maggio, festa del lavoro;
- la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo;
- l’Assunzione;
- Ognissanti;
- il 4 novembre, giorno dell’unità nazionale;
- l’Immacolata Concezione;
- Natale;
- il 26 dicembre.
Una modifica della legge n. 54 del 1977 ha soppresso cinque festività, tra cui San Giuseppe e l’Ascensione. Pasqua non figura nell’elenco, implicando che per il 31 marzo 2024 non si applicano le protezioni usuali.
Cosa non è incluso in busta paga per Pasqua
Dunque, per Pasqua non è previsto bonus nella retribuzione, a differenza delle altre festività nazionali che coincidano con la domenica.
Come giorno non lavorativo per molti, la domenica di Pasqua riconosce l’astensione dal lavoro, ma non prevede maggiorazioni per lavoro festivo salvo quanto stipulato da specifici contratti.
La protezione per il giorno festivo sarà garantita il Lunedì dell’Angelo, o Pasquetta, che rappresenta pienamente un giorno festivo nazionale.
È importante ricordare che i contratti collettivi possono integrare maggiori tutele rispetto a quelle nazionali, talvolta trattando Pasqua come festività. Pertanto, consigliamo di verificare il contratto del vostro settore prima di concludere che il 30 marzo non sia protetto come giorno festivo.
Altre informazioni
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