Dopo un acceso dibattito all’interno della maggioranza, il governo ha confermato il rinnovo dei fringe benefit anche per il 2024. Nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi, la premier Meloni ha dichiarato: “Rendiamo la misura strutturale con delle modifiche“. Questo segna un cambiamento rispetto alla politica adottata lo scorso settembre, quando il governo Meloni aveva favorito in modo significativo i genitori con figli a carico, creando preoccupazioni tra gli altri lavoratori. Ma cosa cambierà nel 2024?
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Le modifiche ai Fringe Benefit per il 2024
Nel 2024, la soglia esentasse per i fringe benefit in forma di beni e servizi scenderà da 3.000 a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico, mentre per coloro che non hanno figli a carico, il beneficio sarà ridotto da 258,34 a 1.000 euro. Questa revisione non è stata accolta con favore da tutti, soprattutto da alcune organizzazioni sindacali. Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil, ha dichiarato: “La misura in manovra sui fringe benefit non è la soluzione equa e sostenibile che i sindacati del settore, insieme ad Abi, avevano rivendicato.”
In una lettera congiunta inviata al governo pochi giorni prima, i sindacati avevano chiesto una revisione strutturale del Testo unico a difesa dei lavoratori del settore, ma sembra che la richiesta sia stata ignorata. Esposito ha aggiunto: “La misura individuata in manovra non è la soluzione, al contrario il non rilevante aumento della soglia per chi non ha figli e l’abbassamento per chi li ha peggiorerà drasticamente la situazione per tutte e tutti.”
Fringe Benefit: di cosa si tratta
I fringe benefit rappresentano compensi non monetari forniti dalle aziende ai propri dipendenti, senza obbligo legale. Questi benefici possono includere una vasta gamma di beni e servizi, tra cui auto e telefoni aziendali, buoni pasto e buoni acquisto, borse di studio, assistenza sanitaria, polizze assicurative e prestiti personali. I fringe benefit possono persino coprire i pagamenti di affitto e i mutui per la prima casa.
Come richiedere gli incentivi
Per ottenere il beneficio di 2.000 euro (riservato ai genitori con figli a carico), il dipendente deve dichiarare al datore di lavoro di averne diritto, fornendo il codice fiscale dei figli fiscalmente a suo carico. Non esiste un metodo specifico per questa dichiarazione, quindi le modalità possono essere concordate tra le parti. Tuttavia, se durante l’anno si verificano cambiamenti nei requisiti per l’agevolazione – ad esempio, se un figlio non è più fiscalmente a carico – il dipendente è tenuto a notificarlo tempestivamente al datore di lavoro. In tal caso, il datore di lavoro recupererà il beneficio indebitamente erogato nei successivi periodi di paga, entro i termini previsti per le operazioni di conguaglio.
Il Governo italiano ha recentemente introdotto una serie di iniziative nell’ambito della legge di bilancio 2024 per sostenere la natalità e le madri lavoratrici. Queste misure comprendono benefici come asili nido gratuiti, esoneri contributivi e incentivi per le assunzioni di donne con figli. Per conoscere tutti i dettagli, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento. Scopri come queste iniziative possono fare la differenza nella vita delle famiglie italiane.
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