Incentivi per l’assunzione di lavoratori in cassa integrazione straordinaria CIGS

Scopri come funzionano gli incentivi per l'assunzione di lavoratori in cassa integrazione straordinaria (CIGS), quali sono i beneficiari e le condizioni per ottenere questo sostegno finanziario.

Gli incentivi all’assunzione di persone in cassa integrazione straordinaria (CIGS) offrono una significativa opportunità sia per i lavoratori in momentanea difficoltà sia per i datori di lavoro alla ricerca di nuova forza lavoro. Scopriamo insieme come funzionano questi incentivi, chi può beneficiarne e quali sono i requisiti necessari.

Cos’è l’incentivo per le assunzioni in CIGS?

Introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, l’incentivo è mirato a sostenere l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che si trovano in cassa integrazione straordinaria. Questo sostegno si traduce in un contributo mensile, per la durata massima di 12 mesi, equivalente al 50% dell’importo che sarebbe stato corrisposto in cassa integrazione straordinaria al lavoratore.

A chi sono destinati gli incentivi?

Questi incentivi sono rivolti ai datori di lavoro privati che, nei 6 mesi precedenti l’assunzione:

  • Non hanno effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei confronti dei lavoratori potenzialmente beneficiari;
  • Assumono lavoratori che abbiano beneficiato o beneficiano del trattamento di CIGS, anche attraverso la costituzione di cooperative.

Le leggi di riferimento comprendono il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148 e ulteriori normative che dettagliano i requisiti specifici e le modalità di accesso a queste agevolazioni.

Revoca e limiti degli incentivi

Importante sottolineare che il licenziamento del lavoratore assunto con questo incentivo, entro i sei mesi dall’assunzione, comporta la revoca del beneficio e il recupero dei contributi già erogati. Tuttavia, in caso di dimissioni del lavoratore, il beneficio rimane valido per la durata del rapporto di lavoro effettivamente svolto.

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Altri incentivi per l’assunzione di lavoratori in CIGS

Per incentivare l’assunzione dei lavoratori beneficiari di CIGS e altri ammortizzatori sociali, nel corso del tempo sono state introdotte diverse agevolazioni a vantaggio dei datori di lavoro. Attualmente sono ancora in vigore le seguenti tipologie di agevolazioni:

  1. Riduzione dell’aliquota contributiva per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di lavoratori in CIGS da almeno 3 mesi: Secondo quanto previsto dall’articolo 4, comma 3, del Decreto Legge n. 148 del 1993, è prevista un’incentivazione per le assunzioni di lavoratori in CIGS. In particolare, per l’assunzione con contratto a tempo pieno e indeterminato di lavoratori in CIGS da almeno 3 mesi, anche non consecutivi, il datore di lavoro ha diritto a una riduzione dell’aliquota contributiva, la quale sarà versata nella misura pari a quella prevista per gli apprendisti (10%) per un periodo di 12 mesi. Anche questa riduzione è disciplinata dall’INPS.
  2. Esenzione parziale dai contributi per l’assunzione di lavoratori in CIGS e beneficiari dell’assegno di ricollocazione: La Legge di Bilancio 2018 prevede un’esenzione parziale, nella misura del 50%, dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro che assume un lavoratore beneficiario di trattamento straordinario di integrazione salariale o dell’assegno di ricollocazione. Tale esenzione, ad eccezione dei premi e contributi INAIL, non può superare il limite di 4.030 euro su base annua. La durata massima dell’esenzione varia a seconda del tipo di contratto stipulato: 18 mesi per un contratto a tempo indeterminato, 12 mesi per un contratto a tempo determinato. Nel caso in cui un contratto a termine venga trasformato in contratto a tempo indeterminato durante il suo svolgimento, il beneficio contributivo è esteso per ulteriori 6 mesi. È importante notare che l’applicazione di tale esenzione non modifica l’aliquota di computo dei trattamenti pensionistici dei lavoratori coinvolti. Anche questa esenzione parziale è disciplinata dall’INPS.
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Riferimenti e risorse utili

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