Il Sismabonus 2024 è un’opportunità molto utile per chi desidera investire in immobili antisismici. Infatti, questo incentivo fiscale permette di ottenere detrazioni fino all’85%. Si facilità così l’acquisto di case più sicure. Rivolto a proprietari e investitori, il Sismabonus mira a promuovere la sicurezza abitativa e l’efficienza energetica.
In questo contesto, esploreremo come funziona il Sismabonus, chi può beneficiarne e le modalità di accesso alle agevolazioni fiscali.
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Sismabonus 2024
Con termine a fine anno, il bonus per l’acquisto di immobili antisismici, che siano stati riqualificati dal costruttore, sta per scadere. Tale incentivo è applicabile sia alle abitazioni principali sia a quelle secondarie, oltre che agli immobili ad uso produttivo (quali uffici o negozi), noto come Sismabonus.
Il massimale di spesa ammissibile è di 96.000 euro. Questo equivale a un potenziale risparmio sull’Irpef fino a 81.600 euro, equivalente a un abbattimento annuo di tasse di 8.160 euro.
Il vantaggio è riservato esclusivamente agli individui che risultano proprietari all’atto di acquisto, senza distinzione tra prima e seconda casa.
Secondo il sito dell’Agenzia delle Entrate, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, è prevista una deduzione del 50%, calcolata su un tetto di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Generalmente, la deduzione deve essere distribuita in dieci rate annuali di uguale importo.
Detrazioni maggiorate
È possibile ottenere una deduzione più sostanziosa (70 o 80%) qualora gli interventi realizzati comportino una diminuzione delle classificazioni di rischio sismico di 1 o 2 livelli, o quando i lavori interessano le parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%).
Chi invece acquista una proprietà in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in aree di “rischio sismico 1” può godere di una significativa riduzione fiscale sul prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimale di 96.000 euro).
Diminuzione del rischio sismico
L’Agenzia, nella risoluzione n.14 dell’8 marzo, ha sottolineato alcuni parametri: è necessario, al momento dell’acquisto, certificare la riduzione del rischio sismico rispetto all’edificio preesistente demolito.
Non è sufficiente che gli edifici, dopo gli interventi, siano antisismici: questi devono essere classificati in classe energetica A, il livello di maggior efficienza energetica.
Ciò rappresenta lo standard per le nuove costruzioni, in linea con la direttiva europea sulle Case Green, spesso identificate anche dalla presenza di pannelli solari.
Sconto in fattura o cessione del credito
La possibilità di sconto in fattura o cessione del credito è prevista per le pratiche edilizie presentate dal costruttore entro il 16 febbraio 2023, riservata a chi opta per un immobile riqualificato, realizzato quindi senza consumo di suolo.
Altri bonus e informazioni
Oltre al Sismabonus 2024, esistono numerosi altri incentivi fiscali che possono essere interessanti per chi vuole migliorare la propria abitazione o investire nel settore immobiliare. È consigliabile consultare la sezione Bonus di Circuito Lavoro per una panoramica completa delle opportunità disponibili, che spaziano dal risparmio energetico alle ristrutturazioni edilizie.
Per rimanere aggiornati sulle ultime novità, sia nel mondo degli incentivi che in quello del lavoro, è utile visitare anche la sezione News del sito, dove si trovano informazioni aggiornate e di rilievo per diverse esigenze professionali e personali.