Dopo aver licenziato il bonus cultura dedicato ai giovani di 18 anni, la Camera ha deciso di raddoppiare il contributo concesso ai maggiorenni sulla base di merito e reddito.
Verranno dunque attuate due card del valore di 500 euro l’una e che possono essere accumulabili:
- una Carta cultura o CartaG destinata a coloro che appartengono a nuclei familiari con Isee entro i 35.000 euro e utilizzabile l’anno successivo al compimento dei 18 anni;
- una Carta Merito per i diplomati con 100 centesimi, senza limiti di Isee.
Carta Cultura e del Merito: chi ne ha diritto
Rispetto al precedente sostegno verranno stanziati 190 milioni di euro e non più 230 milioni, di cui i fondi residui verranno comunque utilizzati per il settore cultura.
Sono 9,4% gli studenti che ad oggi potrebbero ottenere la Carta merito e circa l’85% invece coloro che rientrano nei requisiti di concessione della CartaG.
I dettagli della misura, che prevede inoltre la creazione di un Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo in sostituzione del Fus, verranno discussi e definiti i primi giorni del mese di gennaio 2023, in cui il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha convocato un tavolo che coinvolgerà tutte le associazioni interessate.
Nell’attesa non sono mancate le polemiche da parte di Matteo Renzi (Azione-Italia Viva), Irene Manzi (Pd), Anna Laura Orrico (Movimento 5 Stelle), ma anche delle categorie coinvolte, come l’Associazione italiana editori (Aie), per quanto riguarda soprattutto il taglio dei fondi, la complicazione delle procedure, l’esclusione dei ragazzi meritevoli se si considera la soglia Isee.
Federculture, l’Associazione nazionale che rappresenta i soggetti pubblici e privati operanti nel settore della cultura, intanto ha richiesto al Governo di tenere inalterata la norma e confrontarsi piuttosto per eventuali modifiche o migliorie della stessa.