Dal 18 novembre al 2 dicembre 2024, gli operatori economici interessati al Bonus ZES Unica per il Sud potranno inviare le comunicazioni integrative per ottenere il credito d’imposta. Ecco una panoramica completa su come fare domanda e quali sono i requisiti da rispettare.
Indice dei contenuti
Cosa prevede il Bonus ZES Unica
La Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno (ZES Unica) è stata istituita a gennaio 2024, unificando le precedenti zone economiche speciali del Sud Italia in un’unica struttura amministrativa. Comprende i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, e mira a incentivare gli investimenti in queste regioni attraverso un credito d’imposta dedicato.
Quando e come inviare la comunicazione integrativa
Gli operatori economici che hanno già presentato la comunicazione iniziale devono inviarne una versione integrativa per attestare la realizzazione degli investimenti.
- Periodo di invio: dal 18 novembre al 2 dicembre 2024.
- Modalità: esclusivamente online tramite il modello apposito, scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
La comunicazione può essere trasmessa sia dal beneficiario in prima persona che attraverso un soggetto incaricato. Al momento dell’invio, l’Agenzia delle Entrate fornirà una ricevuta che certifica l’avvenuta presa in carico della richiesta.
Dettagli del modello integrativo
Il modello consente di:
- Dichiarare l’importo del credito d’imposta maturato in base agli investimenti effettuati.
- Indicare eventuali investimenti ulteriori o di valore superiore rispetto alla comunicazione precedente.
È inoltre possibile:
- Sostituire la comunicazione precedente inviandone una nuova. L’ultima versione trasmessa annulla automaticamente le precedenti.
- Annullare la comunicazione integrativa, con conseguente decadenza dal beneficio fiscale.
Chi può accedere al credito d’imposta
Il Bonus ZES Unica è destinato a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile, che operano o intendono insediarsi nella ZES Unica. Gli investimenti agevolabili devono avere un valore compreso tra 200mila e 100 milioni di euro.
Esclusioni
Non possono accedere al beneficio le imprese operanti in settori specifici, tra cui:
- Industria siderurgica e carbonifera.
- Trasporti (salvo magazzinaggio e supporto).
- Produzione e distribuzione di energia.
- Settore finanziario e assicurativo.
Esclusi anche i soggetti in stato di liquidazione o difficoltà economica.
Spese ammissibili
Sono incluse nel credito d’imposta le spese per:
- Macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive nella ZES Unica.
- Terreni e immobili funzionali agli investimenti.
Sono invece escluse le spese per beni destinati autonomamente alla vendita o materiali di consumo.
Variazioni e limiti del credito
L’ammontare del credito d’imposta dipende da:
- Zona geografica in cui si trova l’investimento.
- Dimensione dell’impresa (piccola, media o grande).
- Costi ammissibili.
La misura segue i limiti stabiliti dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, con variazioni in base alla localizzazione degli investimenti.
Modalità di utilizzo
Il credito d’imposta può essere utilizzato solo in compensazione tramite il modello F24, da presentare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. L’utilizzo è consentito a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del relativo provvedimento e comunque solo dopo la realizzazione degli investimenti.