Indennizzo precari scuola 2024: raddoppio fino a 24 mesi approvato dal Senato

Il Senato ha recentemente approvato il Decreto Salva Infrazioni 2024, che introduce un significativo incremento dell’indennizzo per i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, incluso il personale scolastico. Con questa nuova norma, gli insegnanti e il personale ATA con almeno tre anni di servizio potranno ricevere un risarcimento raddoppiato, arrivando fino a 24 mensilità di stipendio in caso di mancata stabilizzazione. Il sindacato Anief stima che tali rimborsi possano arrivare fino a 40.000 euro per ogni lavoratore.

Approvazione in Senato e motivazioni della Legge

Il Decreto-Legge 16 settembre 2024, n. 131, conosciuto come Decreto Salva Infrazioni 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 settembre scorso ed è attualmente in fase di conversione. Il Senato ha dato il proprio via libera al testo di Legge con 100 voti favorevoli, includendo una norma che raddoppia il tetto massimo dell’indennizzo per i lavoratori precari.

La norma si applica a chi ha accumulato almeno 36 mesi di servizio senza essere assunto a tempo indeterminato, situazione che riguarda molti insegnanti e personale amministrativo scolastico. Secondo Anief, l’approvazione è anche una risposta al deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia dell’UE per l’abuso di contratti a termine nel settore scolastico.

Come funziona l’indennizzo per i precari della scuola

Il risarcimento previsto dalla nuova norma non sarà automatico: i lavoratori dovranno fare ricorso al Giudice per ottenere l’indennità. L’importo sarà calcolato in base a vari fattori, come la gravità dell’abuso di contratti a termine, la durata complessiva del servizio e il numero di contratti in successione.

L’indennità può variare da 4 a 24 mensilità dell’ultima retribuzione e il Giudice potrà considerare eventuali danni aggiuntivi dimostrati dal lavoratore, ampliando la tutela rispetto alla normativa precedente.

A chi spetta il risarcimento

Possono richiedere il risarcimento tutti i lavoratori precari della scuola con almeno 36 mesi di servizio, inclusi docenti e personale ATA. Si tratta di una misura che interessa migliaia di lavoratori in tutta Italia, molti dei quali si trovano in una condizione di precariato da anni, senza prospettive di stabilizzazione.

L’articolo 12 del Decreto Salva Infrazioni: dettagli sulla modifica normativa

L’articolo 12 del Decreto Salva Infrazioni interviene sul Testo Unico del pubblico impiego, modificando l’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In particolare, viene introdotta una misura risarcitoria tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione, tenendo conto della gravità della violazione e della durata del rapporto lavorativo.

Questa modifica rappresenta un’importante novità nella gestione del precariato nella Pubblica Amministrazione, affrontando finalmente l’abuso dei contratti a termine che ha afflitto il settore scolastico per anni.

Aggiornamenti

Con l’approvazione in Senato, il Decreto Salva Infrazioni 2024 attende ora la pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale per entrare pienamente in vigore. È un passo significativo verso una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori precari e potrebbe rappresentare una svolta per il settore scolastico.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, seguite la nostra sezione dedicata alle notizie su scuola e docenti.

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