Nel 2025, i lavoratori che operano nei weekend o durante i giorni festivi continueranno a beneficiare di un trattamento favorevole grazie alla conferma della misura che prevede uno stipendio più alto e una riduzione delle tasse in busta paga. Il cosiddetto bonus estate resterà valido anche per quest’anno, garantendo vantaggi significativi per chi lavora nei periodi meno favorevoli.
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Cosa prevede il bonus estate nel 2025?
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato l’introduzione di un trattamento integrativo speciale per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e della somministrazione di alimenti e bevande. Questo incentivo era già presente nel 2023 e nel 2024 e viene riproposto anche quest’anno nelle stesse modalità. Grazie a questa misura, i lavoratori che prestano attività nei giorni festivi o nel weekend, riceveranno un bonus che va a incrementare il loro stipendio, con una detassazione significativa.
Chi beneficerà dello stipendio più alto?
I lavoratori dipendenti del settore privato, con un reddito annuo pari o inferiore ai 40.000 euro (relativo al periodo d’imposta 2024), che operano nei settori turistico, ricettivo, termale e della somministrazione di alimenti e bevande, potranno accedere a questo vantaggio. Il bonus si applica esclusivamente dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, e prevede una detassazione pari al 15% della retribuzione lorda per il lavoro straordinario e notturno effettuato nei giorni festivi, come la domenica o nei weekend. Questo aiuto economico serve anche a incentivare la stabilità occupazionale nei settori con maggiore domanda nei periodi di ferie.
Come funziona l’aumento degli stipendi?
L’integrazione salariale prevista per il 2025 verrà calcolata sui compensi relativi al lavoro straordinario e notturno svolto nei giorni festivi e nel weekend. In pratica, i lavoratori che operano durante questi periodi vedranno il loro stipendio incrementato del 15%. Importante sottolineare che questo incremento non concorre alla formazione del reddito e non sarà tassato come la normale retribuzione, rappresentando quindi un vero e proprio incentivo economico.
Per poter beneficiare di questa misura, i lavoratori dovranno richiedere l’agevolazione al proprio datore di lavoro, dichiarando l’importo del reddito annuo ottenuto nel 2024. Successivamente, il datore di lavoro dovrà indicare la somma erogata come trattamento integrativo speciale nella Certificazione Unica (CU) e potrà compensare il costo sostenuto per l’erogazione dell’incentivo con i crediti fiscali attraverso un meccanismo di compensazione del credito di imposta.
Chi può beneficiare della detassazione?
Questa misura di detassazione è rivolta a tutti i lavoratori dipendenti. Tra i contratti ammissibili figurano:
- Contratti a tempo indeterminato, anche part-time;
- Contratti a tempo determinato, anche part-time;
- Contratti di somministrazione;
- Apprendistato professionalizzante;
- Contratti a chiamata o intermittenti, sia a termine che a tempo indeterminato;
- Prestazioni accessorie.
Quindi, indipendentemente dal tipo di contratto, tutti i lavoratori dipendenti che soddisfano i requisiti economici possono beneficiare del bonus.
Cosa si intende per lavoro notturno e straordinario?
Secondo il Decreto Legislativo n. 66 del 2003, il lavoro straordinario è definito come l’attività svolta oltre l’orario ordinario di lavoro, mentre il periodo notturno è quello che va dalle 00:00 alle 05:00. Un lavoratore notturno è chi svolge almeno 3 ore di lavoro durante questo periodo o, secondo i contratti collettivi nazionali, chi svolge una parte del suo orario di lavoro durante la notte. Inoltre, per essere considerato lavoratore notturno, il dipendente deve avere una media di almeno 80 giorni lavorativi notturni all’anno.