Bonus disoccupati 2023: ecco, l’elenco completo dei fondi di sostegno

Il panorama delle prestazioni di sostegno economico per i disoccupati è ricco e diversificato. Nel 2023, il governo italiano offre una serie di bonus che variano a seconda delle circostanze personali e lavorative.

Questo articolo esplorerà in dettaglio le diverse categorie di bonus disponibili, analizzando gli importi e i requisiti necessari per poter accedere a questi fondi di sostegno.

Indennità di disoccupazione: Naspi, Dis-Coll, Sar e Agricola

Uno dei principali strumenti a disposizione dei disoccupati è rappresentato dalle indennità di disoccupazione. Queste prestazioni mirano a sostenere coloro che hanno perso il lavoro involontariamente e possono essere suddivise in diverse categorie.

  • Naspi: l’indennità di Disoccupazione Naspi è un sostegno finanziario destinato ai lavoratori subordinati che, a seguito di una perdita involontaria del lavoro, si trovano senza una fonte di reddito. Per poter accedere a questa prestazione, è necessario aver accumulato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti. L’importo dell’indennità è pari al 75% dello stipendio medio percepito nel periodo di riferimento, fino a un massimo di €1.470,99 nel 2023. Questa indennità è erogata per un periodo che varia in base alle settimane contributive accumulate, con un massimo di 24 mensilità.
  • Dis-Coll: l’indennità di Disoccupazione Dis-Coll è simile alla Naspi ma è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, compresi gli assegnisti e i dottorandi di ricerca con borsa di studio, nonché i giornalisti con contratto di collaborazione iscritti alla Gestione Separata Inpgi. È richiesto almeno 1 mese di contribuzione nella Gestione Separata Inps. L’importo dell’indennità segue lo stesso calcolo della Naspi, con un massimo di €1.470,99 nel 2023. Tuttavia, il reddito imponibile ai fini previdenziali è il fattore determinante per stabilire l’ammontare dell’indennità.
  • Sar: l’Indennità di Disoccupazione Sar è destinata ai lavoratori disoccupati con contratti di somministrazione che soddisfano specifici requisiti. Tra questi, figurano almeno 45 giorni di disoccupazione con almeno 110 giorni di lavoro accumulati, la conclusione della procedura MOL (in mancanza di opportunità di lavoro) o almeno 90 giorni di lavoro nei 12 mesi precedenti all’ultima giornata di lavoro in somministrazione.
  • Indennità di Disoccupazione Agricola: per i lavoratori agricoli dipendenti, è prevista un’Indennità di Disoccupazione Agricola. Questa indennità è erogata per un numero di giorni pari a quelli lavorati, fino a un massimo di 365 giorni all’anno. I requisiti includono l’iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, un minimo di 2 anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria e almeno 102 contributi giornalieri nel biennio. L’importo è fissato al 40% della retribuzione di riferimento, con una trattenuta del 9% a titolo di contributo di solidarietà.

Politiche attive: reddito di cittadinanza e supporto formazione lavoro

Oltre alle indennità di disoccupazione, ci sono politiche attive volte a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro:

  • Reddito di cittadinanza: il Reddito di Cittadinanza è un programma di politiche attive che offre un sostegno finanziario alle famiglie in difficoltà economica. Nel 2023, la durata del Rdc è stata ridotta a 7 mensilità, tranne per le famiglie che includono un minore, un disabile o un componente con più di 60 anni. L’importo del Rdc per una persona singola è di €500 al mese, con la possibilità di aggiungere un rimborso di €280 per le spese di affitto della casa. Tuttavia, l’ammontare dell’indennità è soggetto a una riduzione in base al reddito familiare percepito, poiché il Rdc rappresenta un’integrazione al reddito.
  • Supporto Formazione Lavoro: il Supporto Formazione Lavoro è un nuovo percorso introdotto nel 2023 per coloro che non sono idonei al Reddito di Cittadinanza. Per accedervi, è richiesto un Isee inferiore a €6.000 e la disponibilità a cercare lavoro. Questo percorso inizia con la sottoscrizione di un patto di servizio personalizzato con il centro per l’impiego e comprende diverse iniziative di formazione e orientamento. Durante la partecipazione a queste attività, i disoccupati possono ricevere un bonus del valore di €350 al mese, erogato direttamente alla persona.

Bonus destinati direttamente al disoccupato

Inoltre, alcuni bonus diretti al disoccupato rappresentano una continuazione degli strumenti di tutela.

  • Indennità di malattia: in caso di malattia certificata entro 60 giorni dalla cessazione del lavoro dipendente, è prevista un’indennità di malattia. Questa indennità varia dal 4° al 180° giorno e rappresenta il 50% della retribuzione media giornaliera fino al 20° giorno, salendo al 66,66% dal 21° al 180° giorno.
  • Congedo matrimoniale: per coloro che hanno lavorato per almeno 15 giorni nelle aziende industriali, artigiane o cooperative nei 90 giorni precedenti al matrimonio o all’unione civile, è previsto un congedo matrimoniale con un importo variabile in base al settore lavorativo e alla qualifica.
  • Congedo di maternità: Le donne disoccupate possono ricevere un’indennità sostitutiva del congedo di maternità obbligatorio della durata di 5 mesi, a patto che dalla sospensione del lavoro non siano trascorsi più di 60 giorni. L’importo corrisponde all’80% dell’ultima retribuzione percepita. Per coloro che non soddisfano i requisiti sopra menzionati, è possibile richiedere il bonus maternità al Comune, con un sostegno di €1.917,3 nel 2023, a condizione di avere un Isee inferiore a €19.185,13.
Valerio Mainolfi

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