La domanda di inserimento nelle graduatorie ATA terza fascia solleva dubbi sui criteri di attribuzione dei punti relativi alle supplenze, specialmente per quelle di durata inferiore ai 16 giorni. In questo articolo analizziamo come tali periodi di lavoro vengano trattati nel calcolo dei punteggi utili alle graduatorie di terza fascia ATA, offrendo una guida e esempi pratici per ottimizzare la propria posizione in graduatoria.
Le supplenze inferiori a 16 giorni non attribuiscono punti diretti per l’inserimento nelle graduatorie ATA di terza fascia. Tuttavia, rappresentano un’occasione per accumulare giorni di servizio grazie alla possibilità di cumulo con altre supplenze, anche non consecutive, fino al raggiungimento di almeno 16 giorni di lavoro, soglia minima per la valutazione ai fini del punteggio.
Il punteggio per le graduatorie ATA di terza fascia dipende dalla somma dei punti assegnati per ogni titolo di servizio, valutati in base a durata e profilo professionale. Secondo le Tabelle di valutazione dei titoli per le graduatorie, i punti variano da 0,05 a 0,50 a seconda della posizione ricoperta e del servizio prestato, con un incremento di punteggio per incarichi di almeno 16 giorni.
Per illustrare meglio il sistema di accumulo e valutazione delle supplenze ATA brevi, proponiamo alcuni esempi concreti:
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