Concorsi Pubblici Banca d'Italia

Come lavorare in Comune senza partecipare ad un concorso pubblico

Si può essere assunti in Comune senza aver partecipato ad un concorso? In questo articolo risponderemo a questa domanda che sicuramente suscita la curiosità di molti, ma che, nei fatti, interessa una platea circoscritta di soggetti. 

Diventare dipendente comunale senza concorso, è possibile?

Secondo quanto stabilito dall’articolo 37 della Costituzione, l’accesso alla pubblica amministrazione è consentito in ogni caso tramite superamento di un pubblico concorso o per mobilità da altri enti. I concorsi pubblici sono infatti finalizzati a garantire una selezione trasparente e imparziale dei candidati, offrendo pari opportunità a tutti coloro che soddisfano i requisiti previsti.

Esiste però una deroga a questa norma. Ci sono delle situazioni, infatti, in cui un comune può assumere personale senza bandire un concorso pubblico. Scopriamo quali.

Categorie protette e lavoro nella pubblica amministrazione senza concorso

Ci sono delle situazioni in cui un comune può assumere personale senza bandire un concorso pubblico. Si tratta dei casi in cui ad essere assunti sono specifiche categorie sociali protette e nello specifico:

  • persone con disabilità;
  • testimoni di giustizia;
  • coniugi superstiti di vittime sul lavoro.

Vale a dire, sono tutte quelle categorie protette per favorire l’accesso al mondo del lavoro alle quali la legge prevede una percentuale obbligatoria di posti disponibili, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico.

Le persone con disabilità rientrano in una categoria che ricomprende diversi gradi di invalidità, ma che rispondono allo stesso diritto all’assunzione nella PA prevista dall’art.35 del DL n.165/2001:

  • invalidi civili, ossia i soggetti ai quali è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 45% dovuta a minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali o portatrici di handicap intellettivo) e per questo percettori di assegno ordinario di invalidità;
  • invalidi del lavoro con percentuale d’invalidità superiore al 33%;
  • non vedenti o sordi;
  • invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio.

La loro assunzione senza concorso è subordinata all’avviamento del Centro per l’impiego, purché abbiano raggiunto la maggiore età e siano assunti per impieghi che presuppongono come titolo di studio quello della scuola dell’obbligo.

Esistono anche alcune eccezioni per cui potrebbe essere possibile lavorare nella pubblica amministrazione senza la necessità di un concorso pubblico:

  • Nomina politica: le posizioni dirigenziali o di fiducia possono essere occupate mediante nomina diretta da parte delle autorità politiche o amministrative
  • Contratti a tempo determinato: gli enti pubblici possono assumere personale a tempo determinato per coprire esigenze temporanee o urgenti. Anche per le assunzioni a tempo determinato, solitamente viene seguita una procedura selettiva, come la valutazione dei curriculum vitae o i colloqui
  • Mobilità interna: alcune volte, gli enti pubblici possono consentire ai dipendenti di trasferirsi da un’unità amministrativa all’altra senza dover partecipare a un concorso pubblico. Questa possibilità può essere offerta agli attuali dipendenti che desiderano cambiare posizione o sede all’interno della stessa amministrazione pubblica.

Chiamata numerica per gli iscritti alle liste di collocamento e chiamata diretta nominativa

La chiamata numerica per gli iscritti alle liste di collocamento, anche nota come graduatoria prioritaria, è utilizzata per favorire l’occupazione dei disoccupati o di coloro che si trovano in situazioni di svantaggio lavorativo. Questa pratica può essere applicata anche nei concorsi pubblici, inclusi quelli comunali.

Quando viene attivata la chiamata numerica per gli iscritti alle liste di collocamento in un concorso pubblico, l’amministrazione pubblica invita i candidati presenti nella graduatoria prioritaria, in ordine numerico, a partecipare alle fasi successive del concorso. Ciò significa che i candidati iscritti alle liste di collocamento potrebbero essere chiamati in anticipo rispetto agli altri candidati che non rientrano in questa categoria.

La chiamata diretta nominativa invece è una modalità di assunzione che consente all’amministrazione di selezionare un candidato specifico senza seguire l’iter tradizionale del concorso pubblico.

Le situazioni in cui può essere prevista una chiamata diretta nominativa possono includere:

  • Candidati vincitori di concorsi precedenti: se un concorso pubblico è stato bandito in passato e rimangono posizioni vacanti, l’amministrazione potrebbe optare per la chiamata diretta dei candidati che hanno ottenuto i punteggi più alti nel concorso precedente
  • Professionisti specializzati: in alcuni casi, per posizioni che richiedono competenze tecniche o professionali specifiche, l’amministrazione può cercare esperti altamente qualificati e nominarli direttamente senza un concorso pubblico
  • Chiamate d’urgenza: in situazioni di emergenza o in cui vi sia un’urgenza particolare, come ad esempio per sostituire personale mancante o per far fronte a necessità improvvise, l’amministrazione potrebbe ricorrere alla chiamata diretta di candidati qualificati per coprire rapidamente la posizione.

Titolo di studio e qualifica per lavorare in comune

Per lavorare in comune, di solito, occorre essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di una laurea in discipline specifiche, a seconda del ruolo per cui ci si candida. 

In generale, le qualifiche richieste possono essere suddivise in diverse categorie:

  • Posizioni amministrative: per i ruoli di impiegato amministrativo, assistente amministrativo, addetto alle risorse umane, addetto alle finanze o simili, è richiesto generalmente un diploma di scuola superiore o una laurea breve (ad esempio, una laurea triennale). Alcuni ruoli possono richiedere una specifica specializzazione o competenza in determinati settori
  • Posizioni tecniche: per i ruoli tecnici, come ingegneri, architetti, geometri, tecnici informatici o tecnici di settore, è richiesta una laurea o un diploma di istruzione superiore in campo tecnico o scientifico correlato al ruolo specifico. A volte possono essere richieste anche certificazioni professionali o iscrizioni a ordini professionali
  • Posizioni dirigenziali: per i ruoli dirigenziali all’interno dell’amministrazione comunale, come dirigente, dirigente generale o responsabile di settore, è richiesta solitamente una laurea magistrale (ad esempio, una laurea specialistica o una laurea magistrale) e, in alcuni casi, esperienza lavorativa pregressa.
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