Dal 13 novembre fino al 13 dicembre, il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) delle scuole italiane potrà presentare domanda per accedere alle 46.297 nuove posizioni economiche previste dal decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Scopriamo insieme i dettagli e i requisiti necessari per partecipare a questa opportunità.
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Le posizioni economiche disponibili
Il decreto autorizza l’istituzione di oltre 46.000 posizioni economiche, suddivise nelle seguenti categorie:
- 28.539 posizioni nell’Area dei Collaboratori
- 82 posizioni nell’Area degli Operatori
- 12.549 prime posizioni economiche nell’Area degli Assistenti
- 5.127 seconde posizioni economiche nell’Area degli Assistenti
A chi spetta partecipare
Possono accedere al concorso tutti i membri del personale ATA con contratto a tempo indeterminato, che operano nelle aree sopra indicate. È fondamentale che i candidati soddisfino i requisiti previsti dal decreto, tra cui l’anzianità di servizio e la partecipazione a un corso di formazione.
I requisiti necessari
Per partecipare, è necessario che i candidati abbiano maturato almeno cinque anni di servizio nell’area di riferimento (escluso l’anno in corso). La selezione prevede la partecipazione a un corso di formazione, al termine del quale si svolgerà un test finale. L’anzianità di servizio comprende anche i periodi di lavoro non continuativo, che verranno computati in base alla durata effettiva del servizio prestato.
Dove presentare la domanda
Le domande devono essere presentate attraverso la Piattaforma Concorsi e Procedure selettive disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione. Per accedere alla piattaforma, è necessario essere registrati con SPID o CIE e avere le credenziali per l’accesso a “Istanze on line”. È importante notare che chi è già in graduatoria non deve presentare nuovamente la domanda, in quanto ha priorità nell’attribuzione della posizione economica.
Le risorse destinate
Il governo ha stanziato un budget di 137.720.000 euro per la misura, che verrà distribuito nei prossimi tre anni. Le risorse sono destinate sia alla conferma e rivalutazione delle posizioni economiche già in essere, sia all’istituzione delle nuove posizioni previste dal decreto.
La ripartizione delle risorse
Le risorse destinate alle 46.297 nuove posizioni economiche sono così suddivise:
- 27.645.176,94 euro per l’Area dei Collaboratori
- 91.531,14 euro per l’Area degli Operatori
- 22.576.390,30 euro per la prima posizione economica nell’Area degli Assistenti
- 14.190.873,90 euro per la seconda posizione economica nell’Area degli Assistenti
Gli aumenti per i collaboratori e gli operatori
Per il personale già in servizio, sono previsti aumenti salariali. I Collaboratori riceveranno un incremento di 700 euro annui lordi (968,66 euro LS), mentre gli Operatori beneficeranno di un aumento di 800 euro annui lordi (1.107,04 euro LS), con i pagamenti distribuiti su 13 mensilità. Questi aumenti entreranno in vigore dal 1° maggio 2024, data di applicazione del nuovo sistema di classificazione del personale ATA.
Gli aumenti per gli assistenti
Il personale dell’Area degli Assistenti vedrà un incremento salariale significativo. La prima posizione economica prevede un aumento di 1.300 euro annui lordi (1.798,94 euro LS), mentre la seconda posizione economica offrirà un incremento di 2.000 euro annui lordi (2.767,60 euro LS), sempre distribuito su 13 mensilità. L’assegnazione della seconda posizione economica è riservata esclusivamente agli Assistenti amministrativi e Assistenti tecnici.
Le posizioni economiche per il personale all’estero
Anche il personale ATA in servizio nelle scuole italiane all’estero potrà beneficiare di queste nuove posizioni economiche, così come coloro che si trovano fuori ruolo o con status equiparato al servizio prestato nel ruolo di appartenenza.
Queste novità rappresentano un’importante opportunità per il personale ATA, che potrà non solo migliorare la propria posizione economica, ma anche accedere a corsi di formazione e valorizzare la propria carriera all’interno del sistema scolastico italiano.