La tredicesima mensilità, comunemente nota come gratifica natalizia, è un’importante componente dello stipendio annuale dei lavoratori dipendenti e pensionati, pensata per offrire un supporto economico in più durante il mese di dicembre. In questa guida, approfondiamo cos’è la tredicesima, quando viene corrisposta e come calcolarla.
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Cos’è la tredicesima e a chi spetta
In origine era un’elargizione volontaria da parte del datore di lavoro, oggi la tredicesima è una mensilità aggiuntiva, prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e regolata dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 1070/1960. È un diritto spettante a:
- Lavoratori dipendenti, sia a tempo pieno che part-time.
- Pensionati, come riconoscimento della loro precedente attività lavorativa.
La maturazione della tredicesima avviene in base ai mesi effettivamente lavorati nell’anno solare. Anche categorie specifiche, come insegnanti delle scuole materne ed elementari, ricevono la tredicesima seguendo le stesse regole.
Quando si prende la tredicesima
La tredicesima viene erogata generalmente nel mese di dicembre, prima delle festività natalizie, per consentire ai lavoratori e pensionati di affrontare le spese del periodo.
Tempistiche per i dipendenti pubblici e privati
- Dipendenti pubblici: in genere la tredicesima viene pagata insieme allo stipendio di dicembre.
- Dipendenti privati: il pagamento avviene secondo le scadenze definite dal datore di lavoro, ma solitamente entro il 24 dicembre.
Pagamento per i pensionati
Per i pensionati, la tredicesima è corrisposta dall’INPS e viene inclusa nell’assegno pensionistico di dicembre.
Come si calcola la tredicesima sullo stipendio
Il calcolo della tredicesima sullo stipendio è piuttosto semplice.
Formula base per il calcolo
La formula per calcolare la tredicesima è semplice:
Stipendio lordo mensile ÷ 12 × mesi lavorati nell’anno.
Per i lavoratori part-time, il calcolo viene proporzionato in base alle ore effettivamente lavorate.
La retribuzione lorda mensile da utilizzare per il calcolo della tredicesima è comprensiva di tutti gli elementi retributivi, come lo stipendio base, gli scatti di anzianità, le indennità, i premi.
Nel caso in cui il lavoratore abbia usufruito di periodi di assenza dal lavoro, questi saranno computati nel calcolo della tredicesima, in proporzione alla durata del rapporto di lavoro.
La tredicesima mensilità è soggetta a tassazione, come qualsiasi altra retribuzione.
Fattori che influenzano l’importo
- Rapporto di lavoro: i mesi di assenza non retribuita non fanno maturare la tredicesima.
- Contratto applicato: ogni CCNL può prevedere regole specifiche.
- Bonus e premi: eventuali incentivi possono influire sull’importo totale.
Cosa succede in caso di dimissioni o cambio di lavoro
Se il rapporto di lavoro termina prima di dicembre, il lavoratore ha comunque diritto alla quota di tredicesima maturata fino a quel momento, calcolata sui mesi effettivamente lavorati. Il pagamento viene effettuato con l’ultima busta paga.
Differenze tra tredicesima e quattordicesima
Mentre la tredicesima è un diritto universale per i lavoratori dipendenti e pensionati, la quattordicesima è prevista solo da alcuni CCNL e viene corrisposta in estate come incentivo economico ulteriore.
Domande frequenti sulla tredicesima
Cosa influisce sulla tredicesima?
La tredicesima dipende dai mesi di lavoro effettivamente svolti durante l’anno. Periodi di assenza non retribuita, come congedi non pagati o aspettative, non fanno maturare la quota mensile. Al contrario, ferie, malattie retribuite e permessi lavorativi regolamentati dal CCNL contribuiscono al calcolo della tredicesima. Anche il tipo di contratto (tempo pieno o part-time) influisce proporzionalmente sull’importo.
Quante tasse si pagano sulla tredicesima?
La tredicesima è soggetta alle stesse trattenute fiscali e previdenziali dello stipendio, ma viene tassata come una mensilità separata. In alcuni casi, può subire una tassazione più elevata a causa del calcolo cumulativo del reddito annuo. Tuttavia, non sono previste detrazioni fiscali, come quelle per lavoro dipendente, che solitamente alleggeriscono l’imposta sullo stipendio ordinario.
Perché la tredicesima è più bassa dello stipendio?
La tredicesima risulta spesso inferiore rispetto allo stipendio mensile per due motivi principali:
Maggiori trattenute fiscali: essendo calcolata come un importo separato, non beneficia delle detrazioni mensili previste per lo stipendio.
Nessun elemento variabile: non include straordinari, bonus o premi, che invece possono far lievitare lo stipendio ordinario.
Come funziona il pagamento della tredicesima?
La tredicesima viene corrisposta in un’unica soluzione, solitamente nel mese di dicembre. Per i lavoratori dipendenti, è il datore di lavoro a erogarla, mentre per i pensionati il pagamento avviene attraverso l’INPS, incluso nell’assegno mensile di dicembre. Alcune aziende possono anticipare la tredicesima su richiesta o per accordi specifici.
Cosa non fa maturare la tredicesima?
Periodi di assenza non retribuita, come aspettativa, scioperi o altre sospensioni del rapporto di lavoro non pagate, non contribuiscono al calcolo della tredicesima. Anche i periodi di inattività per i contratti a chiamata o intermittenti possono incidere negativamente sulla maturazione dei ratei.
Come viene calcolata la 13esima?
La formula di base è:
Stipendio lordo mensile ÷ 12 × mesi lavorati nell’anno.
Ad esempio, un lavoratore con uno stipendio lordo di 1.800 euro che ha lavorato tutto l’anno riceverà una tredicesima di 1.800 euro. Se ha lavorato solo sei mesi, il calcolo sarà proporzionato a metà.
Come si calcolano i ratei della tredicesima?
Ogni mese lavorato genera un dodicesimo dell’importo totale della tredicesima. Ad esempio, se si è lavorato per tre mesi con uno stipendio lordo di 1.500 euro, il rateo sarà calcolato così:
1.500 ÷ 12 × 3 = 375 euro.
Quali CCNL hanno 14 mensilità?
Non tutti i contratti collettivi prevedono 14 mensilità. Alcuni settori, come commercio, turismo e terziario, offrono anche la quattordicesima, che viene solitamente corrisposta a luglio. Le specifiche dipendono dal CCNL applicato, che può includere regole differenti in base al settore o alla categoria.