Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Metalmeccanici Industria è uno degli strumenti fondamentali per disciplinare i rapporti di lavoro tra le aziende del settore metalmeccanico e i loro dipendenti.
Rinnovato recentemente con decorrenza dal 1° giugno 2024 e valido fino al 31 maggio 2027, il CCNL mira a conciliare le necessità di produttività delle aziende con i diritti dei lavoratori, offrendo tutele in termini di retribuzione, orari di lavoro, ferie, sicurezza sul lavoro e welfare aziendale.
Questo articolo esplorerà le principali novità introdotte dal rinnovo del contratto, tra cui l’aggiornamento delle tabelle retributive, la revisione dell’inquadramento professionale e le misure di welfare destinate a migliorare il benessere dei lavoratori.
Indice dei contenuti
Cos’è il CCNL Metalmeccanici Industria?
Il CCNL Metalmeccanici Industria regola i rapporti di lavoro tra le aziende del settore metalmeccanico e i loro dipendenti, offrendo una struttura normativa chiara e unitaria che si applica su tutto il territorio nazionale. Questo contratto è stato sottoscritto il 20 giugno 2024 da Conflavoro PMI, Fesica-Confsal e Confsal, con validità dal 1° giugno 2024 al 31 maggio 2027. Il suo scopo è promuovere l’efficienza e la produttività delle aziende metalmeccaniche, garantendo al contempo tutele adeguate per i lavoratori.
Il CCNL si applica a una vasta gamma di aziende metalmeccaniche, tra cui:
- Stabilimenti in cui la lavorazione del metallo è predominante, sia in termini quantitativi che qualitativi.
- Unità produttive e di servizio che operano in settori affini al metalmeccanico.
- Reparti di ricerca, progettazione e sviluppo legati al settore metalmeccanico.
- Stabilimenti siderurgici industriali.
Livelli metalmeccanici: inquadramento e stipendi
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei Metalmeccanici 2021 ha introdotto un aggiornamento dell’inquadramento professionale, adeguandolo ai cambiamenti organizzativi, tecnologici e professionali rispetto al modello del 1973. Dal 1° giugno 2021, operai, impiegati e quadri sono classificati in un’unica struttura articolata su nove livelli di inquadramento, raggruppati in quattro campi di responsabilità crescenti (da D ad A):
- D – Ruoli Operativi: Livello D1 e D2
- C – Ruoli Tecnico Specifici: Livello C1, C2 e C3
- B – Ruoli Specialistici e Gestionali: Livello B1, B2 e B3
- A – Ruoli di Gestione del Cambiamento e Innovazione: Livello A1
- La 1ª categoria è stata eliminata: tutti i lavoratori precedentemente inquadrati in questa categoria sono passati al livello D1, corrispondente alla 2ª categoria.
- Entro il 31 maggio 2021, i lavoratori sono stati riclassificati secondo la nuova struttura, come riportato nella tabella elaborata dalla FIOM CGIL.
Campo Professionale | Livello | Minimo Retributivo (€) |
Ruoli Operativi | D1 | 1.468,71 |
D2 | 1.628,69 | |
Ruoli Tecnico Specifici | C1 | 1.663,88 |
C2 | 1.699,07 | |
C3 | 1.819,64 | |
Ruoli Specialistici e Gestionali | B1 | 2.092,45 |
B2 | 2.336,02 | |
B3 | 2.392,00 | |
Ruoli di Gestione del Cambiamento e Innovazione | A1 | 2.800,71 |
Con l’eliminazione della 1ª categoria, i lavoratori precedentemente inquadrati in questa fascia sono stati ricollocati al livello D1.
- L’anzianità di servizio maturata al 31 maggio 2021 è stata mantenuta per tutti gli istituti contrattuali, così come i periodi utili per il passaggio al livello successivo.
Per i lavoratori direttivi si definiscono coloro che ricoprono ruoli gerarchici o dotati di autonomia tecnica e organizzativa, in funzione del livello di inquadramento. La Commissione Nazionale sull’Inquadramento Professionale avrà il compito di monitorare l’applicazione del nuovo sistema e sviluppare linee guida per eventuali sperimentazioni aziendali, da condividere con RSU e sindacati territoriali.
Tabelle retributive Metalmeccanici Industria 2024-2025
Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore metalmeccanico prevede un incremento complessivo delle retribuzioni pari al 6,15%. Questo aumento sarà distribuito in quattro tranche annuali, a partire da giugno 2021 e per i successivi tre anni (2022, 2023, 2024).
L’accordo economico prevede anche un adeguamento dei minimi salariali, basato sull’andamento dell’inflazione prevista durante la durata del contratto, utilizzando l’indicatore IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato) come riferimento. Una novità importante riguarda l’introduzione di una componente salariale aggiuntiva, mirata a sostenere l’innovazione organizzativa, che si collega alla riforma del sistema di inquadramento professionale.
Di seguito è riportata una sintesi dei minimi retributivi attuali e degli incrementi previsti a regime, determinati dalla ristrutturazione delle categorie contrattuali. Gli aumenti salariali saranno distribuiti in quattro tranche, con pagamento a partire dal 1° giugno 2021 e fino al 1° giugno 2024.
Tabella dei minimi retributivi per categoria (2020-2024)
Categorie Attuali | Nuovi Livelli | Minimi Retributivi al 1° giugno 2020 | 1° giugno 2021 | 1° giugno 2022 | 1° giugno 2023 | 1° giugno 2024 |
1ª Categoria | Eliminato | 1.330,54 | – | – | – | – |
2ª Categoria | Liv. D1 | 1.468,71 | 1.488,89 | 1.509,07 | 1.530,86 | 1.559,11 |
3ª Categoria | Liv. D2 | 1.628,69 | 1.651,07 | 1.673,45 | 1.697,62 | 1.728,95 |
3ª Categoria S | Liv. C1 | 1.663,88 | 1.686,74 | 1.709,60 | 1.734,29 | 1.766,30 |
4ª Categoria | Liv. C2 | 1.699,07 | 1.722,41 | 1.745,75 | 1.770,96 | 1.803,64 |
5ª Categoria | Liv. C3 | 1.819,64 | 1.844,64 | 1.869,64 | 1.896,64 | 1.931,64 |
5ª Categoria S | Liv. B1 | 1.950,39 | 1.977,19 | 2.003,99 | 2.032,93 | 2.070,45 |
6ª Categoria | Liv. B2 | 2.092,45 | 2.121,20 | 2.149,95 | 2.181,00 | 2.221,25 |
7ª Categoria | Liv. B3 | 2.336,02 | 2.368,12 | 2.400,22 | 2.434,88 | 2.479,81 |
8ª Categoria | Liv. A1 | 2.392,00 | 2.424,86 | 2.457,72 | 2.493,21 | 2.539,22 |
Questi aumenti riflettono un adeguamento dei livelli contrattuali in linea con i principi della riforma dell’inquadramento e dell’innovazione organizzativa, favorendo la crescita professionale e l’adattamento alle nuove esigenze del mercato.
Incremento retributivo a regime (2024)
Categoria | Nuovo Livello | Incremento Mensile (€) |
1ª | – | 90,40 |
2ª | D1 | 90,40 |
3ª | D2 | 100,26 |
3ª S | C1 | 102,42 |
4ª | C2 | 104,57 |
5ª | C3 | 112,00 |
5ª S | B1 | 120,06 |
6ª | B2 | 128,80 |
7ª | B3 | 143,79 |
8ª | A1 | 147,22 |
Tabella retributiva in vigore dal 1° giugno 2024
Livello | Minimo (€) | Scatto anzianità (€) |
A1 | 2.800,71 | 40,96 |
B3 | 2.735,18 | 40,96 |
B2 | 2.449,99 | 36,41 |
B1 | 2.283,65 | 32,43 |
C3 | 2.130,56 | 29,64 |
C2 | 1.989,38 | 26,75 |
C1 | 1.948,18 | 25,05 |
D2 | 1.906,99 | 25,05 |
D1 | 1.719,67 | 21,59 |
Sicurezza sul lavoro e Welfare aziendale per i Metalmeccanici
L’accordo sul welfare per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici, sottoscritto da Federmeccanica, Assistal e le principali sigle sindacali (Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil), è valido dal 2021 al 30 giugno 2024. Esso prevede che i datori di lavoro garantiscano ai lavoratori del settore (circa 1,5 milioni) uno strumento di welfare aziendale del valore di 200 euro annui, utilizzabili entro il 31 maggio dell’anno successivo. I benefici, che spaziano dall’assistenza familiare ai viaggi, dai fringe benefit ad altri servizi, possono essere erogati anche sotto forma di buoni welfare.
Tale misura si applica ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato (attivi al 1° giugno o assunti entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, con periodo di prova superato), a quelli con contratto a tempo determinato (con almeno tre mesi di anzianità, anche non consecutivi) e agli apprendisti.
L’accordo prevede anche l’adeguamento annuale dei minimi contrattuali in base all’IPCA, l’introduzione di un nuovo sistema di classificazione professionale che valorizza le competenze e l’innovazione, e incentivi alla previdenza complementare per i lavoratori under 35, con contributi aggiuntivi da parte dei datori di lavoro iscritti a Cometa. La sanità integrativa è confermata tramite il fondo Métasalute, interamente a carico dei datori di lavoro.
In aggiunta, l’accordo Unionmeccanica-Confapi per le PMI metalmeccaniche prevede aumenti salariali (104 euro per il 5° livello nel 2021, con incrementi annuali), welfare aziendale di 200 euro annui per tutti i lavoratori non in prova, sanità integrativa con contributo di 96 euro all’EBM e previdenza complementare tramite Fondapi.
Misure di welfare simili sono incluse anche in altri contratti, come il CCNL delle Agenzie Marittime (2021-2023), che prevede 180 euro di welfare aziendale in tre rate da 60 euro. I benefit offerti comprendono buoni acquisto, rimborsi per spese di istruzione, assistenza, trasporto pubblico e voucher per servizi legati a salute, tempo libero e formazione. Queste misure mirano a migliorare il benessere dei dipendenti, sostenere il potere d’acquisto e stimolare la produttività aziendale, rispondendo alle sfide economiche e sanitarie in corso.
Permessi e ferie secondo il CCNL Metalmeccanici
Nel contratto dei metalmeccanici, i lavoratori hanno diritto a 4 settimane di ferie retribuite ogni anno. Al superamento dei 10 anni di servizio, è previsto un giorno aggiuntivo di ferie, mentre per chi ha accumulato più di 18 anni di anzianità, il periodo di ferie retribuite sale a 5 settimane, calcolato sulla base della retribuzione globale di fatto.
Anzianità di servizio | Ferie annuali |
Fino a 10 anni | 4 settimane (20 giorni) |
Da 10 a 18 anni | 4 settimane + 1 giorno (21 giorni) |
Oltre 18 anni | 5 settimane (25 giorni) |
Un aspetto importante da sottolineare è che, superati i 18 anni di servizio, le ferie annuali aumentano a 5 settimane, con un incremento di 4 giorni.
Inoltre, nel contratto metalmeccanici sono previsti 104 ore di permessi retribuiti annuali (PAR e ROL), proporzionate in caso di frazioni di anno. Di queste, 72 ore corrispondono a 13 permessi retribuiti di 8 ore ciascuno, e le restanti 32 ore riguardano le ex festività abolite.
Contratto Metalmeccanici: le novità del rinnovo 2024-2027
Il 10 ottobre 2024, a Roma, la delegazione di Federmeccanica e Assistal ha presentato una proposta di rinnovo del contratto metalmeccanici sotto forma di una “contropiattaforma”. Il principale obiettivo di questa proposta è estendere la vigenza del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici (CCNL) fino a giugno 2028.
I punti principali della proposta includono l’adeguamento degli stipendi basato sull’IPCA NEI, ma con la consapevolezza che, sebbene gli aumenti siano stati significativi, non abbiano compensato completamente l’inflazione. La proposta prevede il proseguimento degli aumenti annuali legati all’IPCA NEI, con eventuali surplus rateizzati.
In tema di salari e produttività, si suggerisce di mantenere l’attuale “Elemento Perequativo” e aggiungere un bonus di 700 euro lordi per le imprese senza contrattazione integrativa e con un margine operativo lordo superiore al 10%. Viene anche proposto un sesto scatto di anzianità, ma con modalità di pagamento anticipate, che potrebbero comportare complicazioni fiscali e amministrative.
In ambito welfare e assistenza, la proposta prevede una polizza assicurativa a carico delle aziende per i lavoratori non autosufficienti e l’incremento dei contributi aziendali per la previdenza complementare (Cometa) al 2,2%, con un aumento al 2,5% per donne e giovani sotto i 35 anni.
Sul fronte della sicurezza sul lavoro, vengono avanzate proposte per migliorare le condizioni, ma senza affrontare il tema della rappresentanza per la sicurezza nelle piccole imprese. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Federmeccanica e Assistal hanno negato un’emergenza sociale riguardante i contratti a termine, proponendo invece voucher formativi per i lavoratori non stabilizzati e l’estensione delle prestazioni del CCNL metalmeccanico ai lavoratori in somministrazione.
Il 12 novembre 2024, la trattativa per il rinnovo del CCNL è arrivata a una rottura definitiva. Dopo otto incontri, le organizzazioni sindacali, tra cui Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm, hanno proclamato uno sciopero di 8 ore e il blocco degli straordinari e della flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. La rottura è avvenuta dopo che le richieste sindacali, che includevano un aumento salariale fisso di 280 euro al mese, la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali e il miglioramento dei benefit, tra cui l’aumento della soglia di esenzione fiscale per i premi di risultato a 250 euro, non sono state accolte da Federmeccanica e Assistal.
Le controparti hanno respinto le proposte sindacali, proponendo invece aumenti legati all’inflazione (IPCA NEI), senza un adeguato recupero del potere d’acquisto. Inoltre, Federmeccanica e Assistal hanno proposto un premio annuale di 700 euro per chi lavora in aziende con un margine operativo lordo superiore al 10%, una proposta che i sindacati hanno giudicato insufficiente. Le distanze tra le richieste sindacali e le proposte delle controparti erano troppo ampie, soprattutto su temi cruciali come la riduzione dell’orario di lavoro e l’introduzione di un congedo parentale indennizzato al 100%.
Per i sindacati, i salari degli ultimi anni, pur essendo stati adeguati, non hanno compensato pienamente l’inflazione, e la proposta di continuare con aumenti legati all’inflazione senza un incremento salariale fisso è considerata insoddisfacente. I sindacati ritengono che i lavoratori meritino un salario che rappresenti un vero investimento sulle persone, e non un semplice aggiustamento parziale dell’inflazione.
Come leggere il contratto Metalmeccanici
Per leggere il CCNL Metalmeccanici Industria, è fondamentale comprendere la sua struttura di inquadramento, che si articola in diversi livelli professionali, che vanno dal livello D1 (per i lavoratori con un profilo professionale più basso) al livello A1 (per i lavoratori altamente qualificati). Il contratto, firmato il 5 febbraio 2021, è in vigore fino al 2024, ma continuerà ad applicarsi fino alla firma del nuovo contratto collettivo di settore.
Per quanto riguarda la retribuzione, il salario dipende dal livello di inquadramento e dalle mansioni svolte. È necessario fare riferimento alle tabelle retributive del CCNL per calcolare il salario lordo, da cui verranno detratte le imposte e i contributi previdenziali per determinare il salario netto. La retribuzione e l’inquadramento vengono definiti in base alla dichiarazione delle mansioni specifiche del lavoratore e alla sua esperienza.
Dal 1° giugno 2021, la 1ª categoria (livello 1) è stata eliminata, e i lavoratori precedentemente inquadrati in questo livello sono stati riclassificati nel livello D1, mantenendo l’anzianità di servizio. Le declaratorie del CCNL sono definitive e stabiliscono, in base al contesto aziendale, le competenze richieste per ciascun ruolo, considerando le diverse dimensioni e la varietà del settore metalmeccanico. Il contratto è strutturato per valorizzare il contributo di ogni lavoratore in termini di competenze, responsabilità e autonomia.
FAQ sul Contratto Metalmeccanici
Ora, risponderemo alle domande più frequenti (FAQ) relative al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Metalmeccanici Industria del 2024. Analizzeremo vari aspetti chiave del contratto, tra cui le retribuzioni, i permessi retribuiti e altri diritti fondamentali per i lavoratori.
Qual è lo stipendio netto per il 5° livello metalmeccanico?
Lo stipendio netto per un lavoratore al 5° livello del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici (CCNL Metalmeccanica – Industria) dipende da vari fattori, tra cui la localizzazione geografica e l’anzianità del lavoratore, nonché eventuali contratti aziendali o accordi integrativi.
Nel 2024, il livello B2 del contratto metalmeccanico, che è generalmente il 5° livello, prevede un salario lordo mensile che, includendo la paga base e altri elementi come la contingenza e il terzo elemento, si aggira intorno ai 2.449,99 euro.
Il salario netto dipenderà dalle detrazioni fiscali e contributive applicate, che variano in base alla situazione personale del lavoratore.
Cosa prevede il contratto per i permessi retribuiti?
Nel contratto metalmeccanici 2024, i permessi retribuiti sono regolati principalmente dall’articolo 14, che stabilisce che il lavoratore può chiedere brevi permessi per giustificati motivi, compatibilmente con le esigenze aziendali. Le assenze devono essere giustificate entro il giorno successivo all’inizio dell’assenza, e, salvo specifiche disposizioni, il lavoratore non può lasciare il luogo di lavoro senza un’autorizzazione. Inoltre, l’azienda ha la facoltà di non corrispondere la retribuzione per permessi non giustificati, per evitare eventuali abusi.
Questo quadro normativo assicura che i lavoratori abbiano il diritto a permessi per motivi giustificati, mantenendo però il bilanciamento con le necessità operative aziendali.
Dove scaricare il contratto metalmeccanici PDF aggiornato?
Il contratto collettivo nazionale metalmeccanico aggiornato è disponibile in formato PDF al seguente link:
Scarica il CCNL Metalmeccanico Industria PDF
Questo documento contiene tutte le informazioni dettagliate riguardanti le normative e le condizioni previste per i lavoratori metalmeccanici, inclusi inquadramento, salari, permessi e altri diritti.