Al via il nuovo simulatore INPS per il riscatto di laurea

Dopo la simulazione è possibile inoltrare direttamente la domanda di riscatto

Il 30 dicembre scorso l’INPS ha comunicato l’aggiornamento del simulatore del riscatto di laurea ai fini pensionistici, che prevede nuove funzionalità come indicate nel Messaggio n. 4681.

Come funziona il riscatto di laurea

Il riscatto della laurea consente di trasformare gli anni di studio universitari in anni contributivi, utili per il raggiungimento della pensione anticipata.

Requisiti per richiedere il riscatto

Per riscattare il corso universitario è necessario in primis che il richiedente abbia conseguito un titolo di studio. Possono fare richiesta coloro che non sono attualmente occupati, chi non ha iniziato un’attività lavorativa oppure chi non è iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.

Quali titoli di studio si possono riscattare

Si possono riscattare:

  • diplomi universitari;
  • diplomi di laurea;
  • diplomi di specializzazione;
  • dottorati di ricerca;
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

In aggiunta:

  • non si possono riscattare gli anni fuori corso;
  • è possibile riscattare anche solo una parte del corso di studi;
  • è possibile riscattare periodi di studio all’estero;
  • sono riscattabili titoli conseguiti in uno Stato Estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997.

Testare il simulatore INPS

Per testare il simulatore, utile a valutare se effettivamente la richiesta del riscatto è opportuna, basterà accedere all’apposita sezione sul sito dell’INPS e rispondere ad alcune domande, quali la durata e l’anno del corso di studi o qual è la retribuzione lorda relativa agli ultimi 12 mesi effettivamente lavorati.

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L’importo conclusivo, ovvero l’ammontare dell’ipotetica pensione, si baserà esclusivamente sulle informazioni inserite dall’utente e che sono da considerarsi indicative. Infatti solo grazie ai dati agli archivi dell’INPS si potrà accertare l’effettiva contribuzione versata, i periodi lavorati e ulteriori dati pertinenti, accedendo con la propria identità digitale (SPID, CIE e CNS), per ottenere infine calcoli più precisi.

Dopo la simulazione, l’utente, qualora abbia deciso di procedere, può inoltrare la domanda di riscatto, tramite le proprie credenziali (SPID, PIN, CNS, CIE) nella sezione riservata per l’accesso.

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Autore
Carla Monni
Carla Monni
Giornalista, appassionata di grafica e musicista ormai per diletto. La musica è al centro della mia professione e non solo: da anni affianco infatti la scrittura redazionale alla pratica musicale, spaziando dalla musica jazz al gospel e suonando qua e là con la mia band soul funk.