La Legge di Bilancio 2025 prevede importanti misure a sostegno dei lavoratori in difficoltà, con un rifinanziamento delle risorse per la cassa integrazione. Questo pacchetto di ammortizzatori sociali mira a garantire un sostegno economico ai dipendenti che si trovano temporaneamente senza lavoro o costretti a ridurre le ore lavorative. Analizziamo nel dettaglio le novità introdotte per il 2025.
Indice dei contenuti
Fondo Sociale per l’occupazione e la formazione
Il Fondo Sociale per l’Occupazione e la Formazione, uno degli strumenti principali per la gestione degli ammortizzatori sociali, è stato rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2025. I fondi per il sostegno al reddito vengono destinati principalmente al finanziamento degli ammortizzatori sociali, sia ordinari che in deroga alla normativa vigente, nonché alla formazione professionale. Il fondo è previsto dal Decreto Legge 185 del 2008, convertito in Legge 2 del 2009, e si inserisce nel quadro delle politiche attive per il lavoro.
Sostegno al settore pesca
Uno degli ambiti più specifici del rifinanziamento riguarda il settore della pesca marittima, che riceverà un finanziamento di 30 milioni di euro. Questa misura è destinata ai lavoratori che, a causa di fermi pesca obbligatori o temporanei, si trovano in difficoltà economica. Grazie a queste risorse, sarà possibile garantire un adeguato sostegno al reddito per i dipendenti del settore, un comparto spesso soggetto a eventi imprevedibili.
Aree di crisi industriale complessa
Un’altra novità importante riguarda le aree di crisi industriale complessa, dove l’introduzione di politiche di recupero occupazionale è essenziale per la stabilizzazione del lavoro. Il fondo sociale per l’occupazione e la formazione stanzia 70 milioni di euro per il 2025, destinati a completare i piani di recupero e a sostenere la rioccupazione dei lavoratori nelle aree più critiche. Le risorse saranno ripartite tra le regioni, con l’obiettivo di favorire un recupero sostenibile del mercato del lavoro.
Cassa Integrazione per crisi aziendale
La cassa integrazione straordinaria (CIGS) per crisi aziendale sarà estesa anche alle aziende che hanno cessato l’attività produttiva. La Legge di Bilancio 2025 prevede il prolungamento del trattamento di integrazione salariale per le imprese che si trovano in difficoltà e che devono cessare la produzione. In questi casi, il supporto durerà fino a 12 mesi e verranno stanziati 100 milioni di euro a copertura delle risorse necessarie.
Sostegno per i lavoratori Ilva
Un ulteriore intervento riguarda i lavoratori del gruppo Ilva, che vedranno prorogato il sostegno al reddito anche per il 2025. La misura non si limita a garantire l’integrazione salariale, ma include anche formazione professionale per la gestione delle bonifiche ambientali, una parte cruciale per la sostenibilità delle operazioni industriali in corso. A tale scopo, sono previsti 19 milioni di euro.
Riorganizzazione aziendale e CIGS
La riorganizzazione aziendale rappresenta una delle situazioni più delicate per le imprese, soprattutto quando le ristrutturazioni comportano il ridimensionamento delle risorse umane. Per il triennio 2025-2027, la Legge di Bilancio estende la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per queste situazioni, con una dotazione di 100 milioni di euro. Questo intervento si concentra sulla possibilità di concedere ai lavoratori un periodo di sostegno durante le operazioni di riorganizzazione aziendale.
Sostegno ai lavoratori dei call center
Un altro comparto che riceve un rifinanziamento per il 2025 è quello dei call center, un settore caratterizzato da alti livelli di turnover e spesso da condizioni di lavoro precarie. Per sostenere i lavoratori in difficoltà, la Legge di Bilancio prevede 20 milioni di euro destinati a garantire il reddito dei dipendenti di queste aziende.
Imprese di interesse strategico nazionale
Le imprese di interesse strategico nazionale avranno un trattamento speciale nel 2025. A queste aziende, che impiegano più di mille dipendenti e sono coinvolte in processi di riorganizzazione complessi, sarà concessa un’ulteriore CIGS fino al 31 dicembre 2025. Questo intervento è finanziato con 63,3 milioni di euro destinati a salvaguardare il patrimonio di competenze e il livello occupazionale delle aziende che ricoprono un ruolo cruciale nel sistema economico nazionale.
Disoccupazione per lavoratori rimpatriati
Infine, la Legge di Bilancio interviene anche sulla disoccupazione per i lavoratori rimpatriati. A partire dal 1° gennaio 2025, i lavoratori italiani che perdono il lavoro all’estero non potranno più accedere al sussidio ordinario di disoccupazione, una misura che riguarda sia i lavoratori impatriati che i lavoratori frontalieri.
Con queste nuove disposizioni, la Legge di Bilancio 2025 si pone come un intervento sostanziale a supporto dei lavoratori in difficoltà, cercando di adattare il sistema degli ammortizzatori sociali alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più dinamico e imprevedibile.