È possibile percepire la NASpI mentre si è in Erasmus?

Scopri come funziona la NASPI durante un'esperienza Erasmus. Rispondiamo alle domande più frequenti su borse di studio, tirocini e compatibilità con il sussidio di disoccupazione.

La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile destinata a chi ha perso il lavoro in modo involontario, come in caso di licenziamento o bancarotta del datore di lavoro. Molti si chiedono se è possibile ricevere questo sussidio mentre si parte per un’esperienza di studio all’estero, come l’Erasmus. La risposta è sì, ma con alcune limitazioni e specifiche da tenere in considerazione. In questo articolo, analizziamo i principali aspetti e rispondiamo alle domande frequenti.

Posso percepire la NASPI se sono all’estero?

La risposta breve è sì, ma solo in determinate circostanze. Secondo la normativa, chi perde il lavoro in maniera involontaria ha diritto a percepire la NASPI, anche se decide di cercare lavoro in un altro Paese dell’Unione Europea. Questo vale anche per chi si è dimesso per giusta causa, che include motivi come il mancato pagamento dello stipendiomobbing, o il trasferimento senza motivazioni valide. Tuttavia, se si parte per un programma Erasmus, non si perde automaticamente il sussidio, ma il lavoratore dovrà continuare a comunicare con il centro per l’impiego in Italia.

È importante notare che, se un studente perde il lavoro in Italia e parte per l’Erasmus, non potrà ricevere la NASPI per più di tre mesi, in quanto la legge stabilisce che il sussidio è limitato a questo periodo quando si è all’estero.

NASPI e Borse di Studio: cosa dice la Legge?

Una domanda comune riguarda la compatibilità tra la NASPI e le borse di studio, specialmente nel contesto di stage o tirocini all’estero durante l’Erasmus. Secondo il dl 22/2015, è possibile cumulare la NASPI con redditi da lavoro fino a 8.000 euro annui, ma ci sono alcune eccezioni da considerare:

  • Borse di studio per stage e tirocini: la NASPI può essere cumulata con i redditi derivanti da borse di studio (eccetto quelle per ricercatori) e compensi ricevuti per attività lavorative legate allo stage, sia in Italia che all’estero. Tuttavia, è fondamentale dichiarare tali guadagni e verificare che non superino il limite dei 8.000 euro annuali.
  • Assegni di ricerca: per chi lavora come ricercatore, la situazione cambia. Se il reddito annuale derivante da questa attività non supera gli 8.000 euro, è possibile percepire la NASPI. In ogni caso, il ricercatore deve informare l’INPS.
  • Premi per attività agonistiche: le indennità legate ad attività sportive amatoriali non sono considerate reddito da lavoro e quindi non influenzano la percezione della NASPI, a meno che non siano svolte a livello professionistico.
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Posso licenziarmi prima di partire per l’Erasmus e continuare a percepire la NASPI?

Le dimissioni volontarie per partecipare a un programma Erasmus non sono considerate una giusta causa. Pertanto, non si ha diritto alla NASPI in questo caso. Un’alternativa è richiedere un periodo di aspettativa per motivi di studio al datore di lavoro, durante il quale si mantiene il posto di lavoro, ma non si percepisce stipendio. Tuttavia, se si opta per questa soluzione, la NASPI non sarà erogata durante l’aspettativa.

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