L’INPS ha annunciato le nuove aliquote contributive 2024 per gli iscritti alla Gestione Separata INPS. Queste variazioni influenzano una vasta gamma di professionisti, inclusi collaboratori e figure assimilate, incidendo profondamente sui loro obblighi previdenziali. La nuova normativa stabilisce aliquote aggiornate, essenziali per la pianificazione finanziaria di liberi professionisti e lavoratori autonomi. Di seguito vediamo gli aggiornamenti apportati.
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Contributi 2024 per la Gestione Separata
I minimali contributivi della Gestione separata hanno subito delle modifiche con i nuovi importi previsti per il 2024. Nel corso di quest’anno, per ottenere un anno di contributi utili alla pensione, i collaboratori con contratto co.co.co., i professionisti senza cassa e gli altri lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione separata dell’Inps dovranno percepire compensi annuali fino a 18.415 euro. Questo implica che l’importo previsto per dodici mensilità sarà di 1.515 euro. Gli importi sono indicati nella circolare dell’Inps numero 24 del 29 gennaio 2024.
Per quanto riguarda le aliquote contributive dei collaboratori coordinati e continuativi e per le figure assimilate tradizionali, non si registrano variazioni. L’aliquota dei contributi resterà pari al 33%. Un’eccezione riguarda la percentuale stabilita per gli amministratori degli enti locali iscritti alla Gestione separata dell’Inps: l’aliquota sarà del 25%. Il 2,03% invece, sarà applicato per altre tutele, incluse la malattia, la maternità e le indennità di disoccupazione, come la Dis Coll.
Aliquota aumentata al 26,07%
Gli importi dei contributi Inps per il 2024 prevedono un aumento dell’aliquota al 26,07% per i professionisti titolari di partita Iva non affiliati a nessuna Cassa previdenziale. La stessa aliquota del 25% si applica ai non pensionati o ai professionisti senza un’altra cassa previdenziale. In aggiunta al 25%, devono essere aggiunti lo 0,72% per ulteriori tutele, compresa la maternità, e lo 0,35% per l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (Iscro), per un totale del 26,07%.
Contributi INPS 2024 per i professionisti e collaboratori sportivi
Per quanto riguarda i professionisti degli sport dilettantistici non pensionati e senza un’altra cassa previdenziale, il tasso di contribuzione è del 13,57%, con una riduzione del contributo del 50% fino al 31 dicembre 2027. La contribuzione si applica una volta superata la franchigia annua, stabilita in 5.000 euro di compensi.
Gli importi contributivi del 2024 riguardano sia i professionisti che i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) nel settore sportivo. L’aliquota del 2024 per i professionisti negli sport dilettantistici, sia pensionati sia con altri regimi previdenziali, è fissata al 12%.
Per quanto riguarda i collaboratori sportivi o amministrativi, sia in forma coordinata e continuativa, che non percepiscono pensioni o non sono iscritti ad altre Casse di previdenza, l’aliquota prevista è del 14,53%. Questa percentuale può venire dimezzata fino alla fine del 2027 una volta superata la franchigia di 5.000 euro all’anno.
Relativamente a coloro che operano nello stesso ambito sportivo o amministrativo, siano essi pensionati o iscritti a un’altra previdenza, l’aliquota ammonta al 12%. Infine, per i dipendenti del pubblico impiego impegnati in collaborazioni coordinate e continuative nel campo sportivo, l’aliquota contributiva per l’anno 2024 è stabilita al 24%.
Minimali e massimali INPS 2024
Per quanto riguarda i minimali e massimali Inps, quest’ultima istituzione ha fornito delle indicazioni rilevanti. Secondo quanto stabilito in base all’articolo 2, comma 18, della legge numero 335 del 1995, per l’anno 2024, il massimale di reddito è fissato a 119.650,00 euro. Tale cifra rappresenta l’importo che forma la base per l’accumulo dei requisiti pensionistici.
Allo stesso tempo, l’accredito minimo dei contributi che contribuisce alla futura pensione è pari a 18.415 euro all’anno. Di conseguenza, riguardo all’aliquota dei contributi dovuti, al fine di accumulare un anno di contributi validi per la pensione, i contribuenti devono raggiungere un totale di redditi pari a questo importo minimo.
Importante sottolineare, come fatto notare dall’Inps, che si applica il principio di cassa ai contributi. Di conseguenza, i contributi accreditati entro il 12 gennaio 2024 si riferiscono alla contribuzione relativa all’anno 2023.