Sconti fiscali e tracciabilità dei pagamenti tramite carta di credito: la strategia del governo contro l’evasione

Un’analisi delle nuove norme fiscali che incentivano l’uso di carte di credito e pagamenti elettronici per contrastare l’evasione in Italia.

Il Governo italiano ha messo in campo una misura significativa nella manovra finanziaria del 2025, volta a combattere l’evasione fiscale tramite l’obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. Questa iniziativa punta a estendere l’obbligo della tracciabilità delle spese per accedere a sconti fiscali sia per i privati sia per le aziende. Un passo necessario, considerando che l’Italia è il Paese con il più alto tasso di evasione dell’IVA in Europa.

Obbligo di tracciabilità

Durante la conferenza stampa di presentazione del testo di legge, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha delineato le nuove norme che il Governo di Giorgia Meloni intende introdurre. Tra queste, spicca l’obbligo di effettuare tutte le spese di rappresentanza aziendale mediante metodi di pagamento tracciabili, come carte di credito, carte di debito e bonifici. Ciò significa che le aziende dovranno adattarsi a un sistema più rigoroso per dimostrare la legittimità delle loro spese.

Alcuni dei punti chiave della nuova norma includono:

  • Tracciabilità delle spese aziendali: Tutte le spese di rappresentanza dovranno essere eseguite con mezzi tracciabili per poter essere detratte.
  • Collegamento tra POS e registratori di cassa: Questa misura mira a garantire che tutte le transazioni siano documentate e rintracciabili.
  • Bolle di accompagnamento elettroniche: La digitalizzazione dei documenti di trasporto rappresenta un passo verso una maggiore trasparenza.
  • Potenziare lo scontrino elettronico: Il Governo intende rafforzare l’uso di sistemi elettronici per registrare le vendite.

L’evasione fiscale in Italia: un problema persistente

L’evasione fiscale è una questione complessa in Italia, soprattutto per quanto riguarda le imposte indirette come l’IVA. Attualmente, circa un quarto delle imposte simili evase nell’Unione Europea proviene dall’Italia. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrato un miglioramento del recupero dell’IVA, con mancati incassi scesi da oltre 33 miliardi a circa 17 miliardi.

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Nonostante questo progresso, l’Italia continua a lottare contro un’evasione significativa. Il recente rapporto sull’economia non osservata ha evidenziato che, ogni anno, vengono evasi circa 82 miliardi di euro in tasse. Tra queste, l’IRPEF dei lavoratori autonomi rappresenta la principale voce di evasione, con quasi 30 miliardi di euro. Seguono l’evasione dell’IRES e dei contributi a carico del datore di lavoro, rispettivamente attorno agli 8 miliardi.

Obiettivi di riduzione dell’evasione

Il Governo si sta impegnando attivamente a ridurre l’evasione fiscale, e i risultati iniziali sono promettenti. L’Italia ha già raggiunto, con largo anticipo, gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevedevano una riduzione dell’evasione fiscale del 15% rispetto ai dati pre-pandemia.

Tuttavia, la sfida rimane ardua. L’introduzione di sconti fiscali legati all’uso di pagamenti tracciabili rappresenta una strategia chiave per incentivare la legalità e migliorare la trasparenza delle transazioni economiche. La manovra finanziaria del 2025 potrebbe dunque segnare un importante passo avanti nella lotta contro l’evasione fiscale in Italia, con la speranza di un sistema più equo e giusto per tutti.

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