Nel 2025, la normativa riguardante i premi di produttività prevede un’aliquota ridotta al 5%, confermata dalla Legge di Bilancio. Questa misura, che sarà in vigore fino al 2027, si propone di incentivare i lavoratori del settore privato, offrendo una tassazione agevolata su somme che riconoscono il merito e la performance.
La Legge di Bilancio 2025 proroga fino al 2027 l’aliquota del 5% sui premi di produttività, abbassando così la tassazione rispetto al precedente 10%. Tale riduzione si applica ai premi erogati ai dipendenti, fissando un limite massimo di 3.000 euro lordi annui, che può salire a 4.000 euro nel caso di modelli aziendali che prevedano la partecipazione attiva dei lavoratori nella gestione. Questa misura è destinata a valorizzare i risultati aziendali e a migliorare il potere d’acquisto dei dipendenti.
I premi di produttività, noti anche come premi di risultato, rappresentano somme aggiuntive alla retribuzione di base e sono legati al raggiungimento di obiettivi specifici, come la produttività e la qualità del lavoro. L’erogazione di tali premi è stabilita contrattualmente e può variare a seconda degli accordi aziendali. Anche se rappresentano un incentivo importante, i premi di produttività sono soggetti a tassazione.
A partire dal 1° Gennaio 2024, i premi di produttività beneficiano di una tassazione semplificata con un’aliquota unica del 5%, sostituendo così l’aliquota IRPEF e le addizionali. La Legge di Bilancio 2025 conferma queste regole fino al 2027, mantenendo invariati i limiti di tassazione e i requisiti necessari per accedere a tale regime. In particolare, il reddito complessivo del lavoratore non deve superare i 80.000 euro l’anno precedente.
Per illustrare meglio il funzionamento di questa tassazione agevolata, consideriamo due casi pratici:
Un dipendente riceve un premio di produttività di 2.000 euro. Poiché l’importo è inferiore al limite di 3.000 euro, sarà soggetto all’aliquota del 5%. In questo caso, il lavoratore pagherà solo 100 euro di imposta, risparmiando significativamente rispetto alla tassazione ordinaria.
Un altro dipendente riceve un premio di 3.500 euro in un’azienda che coinvolge i lavoratori nella gestione. Qui, il limite per la tassazione agevolata è esteso a 4.000 euro, consentendo al dipendente di pagare solo 175 euro di imposta sul premio ricevuto, un chiaro vantaggio fiscale.
Possono accedere a questa tassazione agevolata i lavoratori del settore privato il cui reddito da lavoro dipendente non supera i 80.000 euro nell’anno precedente. Tuttavia, non potranno beneficiare della tassazione ridotta quei premi che non rispettano i requisiti stabiliti o che superano i limiti di importo.
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