Manovra 2024: nuove misure per imprese, salute e sociale, ma salta l’aumento stipendi per i Ministri non parlamentari

Scopri le ultime modifiche alla manovra 2024: dal ritiro dell'aumento degli stipendi per i ministri non parlamentari, ai nuovi fondi per la salute e l'emergenza sociale. Leggi gli emendamenti approvati e le sfide politiche.

La discussione sulla manovra economica entra nel vivo, con un’importante maratona notturna che ha portato all’approvazione di numerosi emendamenti e modifiche, ma anche a una serie di polemiche politiche. Il testo, che entrerà domani in Aula alla Camera, subisce alcune modifiche significative, tra cui l’eliminazione dell’aumento dei compensi per i ministri non parlamentari.

Niente aumento per i Ministri non parlamentari

Uno degli emendamenti più discussi è quello che riguardava l’adeguamento degli stipendi dei ministri e sottosegretari non parlamentari, equiparandoli a quelli dei colleghi eletti. Tuttavia, dopo le critiche e la richiesta di evitare inutili polemiche, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha chiesto il ritiro della proposta. La norma è stata riformulata, prevedendo solo il rimborso delle spese di trasferta per i ministri e sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma, un intervento che avrà un fondo annuale di 500.000 euro a partire dal 2025.

Emendamenti rilevanti: sociale, salute e imprese

Nella lunga notte di discussioni, sono stati approvati anche emendamenti che riguardano temi cruciali per la società e l’economia del paese. Un fondo per il sostegno psicologico degli studenti nelle scuole, con una dotazione di 10 milioni per il 2025 e 18,5 milioni a partire dal 2026, ha suscitato grande attenzione. Inoltre, è stato previsto un aumento del limite di detassazione delle mance per i lavoratori dei bar e dei ristoranti, che sale dal 25% al 30%.

Altro intervento rilevante riguarda il sostegno alle aziende che operano nel settore sanitario e il rafforzamento degli screening oncologici e cardiovascolari sul posto di lavoro. Un fondo dedicato alla retribuzione dei tirocini per specializzandi in vari settori scientifici, come veterinari e psicologi, è stato anch’esso approvato.

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Riforme per l’efficienza energetica e la lotta al lavoro irregolare

Un’altra novità significativa riguarda l’introduzione di un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, che può coprire fino al 30% del costo dell’articolo, pensato per chi desidera sostituire dispositivi obsoleti. Inoltre, è stato creato un fondo per combattere il reclutamento illecito di manodopera straniera, con un investimento di 0,5 milioni di euro previsto per gli anni 2026 e 2027.

Anche le imprese ex Ilva riceveranno sostegno, grazie all’approvazione di un fondo specifico per il loro rilancio. Infine, è stato cancellato l’incremento delle tariffe autostradali previsto per il 2025, in seguito alla richiesta di ritiro avanzata dal governo, che ha accolto le critiche delle opposizioni.

La Maratona notturna e la spaccatura politica

La discussione in Commissione Bilancio si è svolta in un clima teso, con slittamenti e tensioni che hanno caratterizzato il fine settimana. La scelta di rinviare la discussione in Aula alla Camera, sebbene prevista inizialmente per oggi, è stata una mossa necessaria per permettere il via libera alla legge di bilancio entro venerdì. Tuttavia, questa decisione ha acuito la spaccatura con le opposizioni, che continuano a ostacolare il processo con ostruzionismo, mettendo a rischio il cronoprogramma previsto.

Sostegno alle donne e misure per la salute

Tra gli emendamenti approvati, uno dei più significativi è l’introduzione di un fondo per garantire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza. L’emendamento, che rifinanzia con un milione di euro il reddito di libertà, è stato appoggiato anche dalla deputata Maria Elena Boschi di Italia Viva, che ha parlato di “un piccolo passo in avanti” per l’emancipazione delle donne.

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Sul fronte della salute, è stato accolto un emendamento delle opposizioni che ha rifinanziato il Sistema sanitario nazionale con una cifra pari a 5,5 miliardi di euro all’anno per i prossimi tre anni. La richiesta di aumentare il fabbisogno sanitario è stata, tuttavia, respinta, suscitando critiche da parte della segretaria del PD Elly Schlein.

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