Riforma IRPEF e IRES 2024: novità fiscali per lavoratori autonomi, dipendenti e imprese

Le modifiche più rilevanti per i lavoratori autonomi, i dipendenti e le imprese: una guida alle nuove norme fiscali.

Il Governo ha recentemente approvato in via definitiva il decreto che introduce una serie di novità significative in ambito fiscale, riguardanti sia i lavoratori autonomi che i dipendenti e le imprese. La riforma comprende modifiche nella determinazione del reddito da lavoro autonomo, nuove deducibilità per i dipendenti e semplificazioni contabili per le imprese. Questo provvedimento, che ha già ricevuto l’approvazione preliminare in aprile, recepisce i rilievi parlamentari e si inserisce nel quadro della più ampia riforma fiscale.

Riforma del reddito da lavoro autonomo

Una delle modifiche principali riguarda la determinazione del reddito da lavoro autonomo. Con l’introduzione del principio di omnicomprensività, i criteri per calcolare il reddito autonomo sono ora equiparati a quelli del lavoro dipendente. Questo significa che ora tutti i proventi ottenuti nel periodo di imposta, al netto delle spese necessarie per l’attività, vengono inclusi nel reddito da lavoro autonomo. Fringe benefit, rimborsi in denaro o in natura, e altri benefici ottenuti dal committente sono ora considerati parte del reddito. Questa modifica semplifica il quadro fiscale per i professionisti, uniformando il trattamento fiscale rispetto a quello previsto per i dipendenti.

Il nuovo articolo 54 del TUIR stabilisce che il reddito di lavoro autonomo si calcola come la differenza tra tutte le somme percepite, incluse partecipazioni agli utili, e le spese sostenute per l’esercizio dell’attività. Il principio di cassa rimane confermato, mantenendo la rilevanza delle somme effettivamente incassate o pagate durante l’anno.

Trattamento fiscale per spese e rimborsi

Una novità importante riguarda il trattamento delle spese e rimborsi. I rimborsi spese sostenute per l’esecuzione di un incarico non concorreranno a formare il reddito del professionista, a condizione che vengano addebitate al committente o riaddebitate ad altri soggetti. Inoltre, le spese sostenute direttamente dal committente non saranno considerate compensi in natura. Restano esclusi i contributi previdenziali, ma l’introduzione di queste nuove regole rappresenta un miglioramento per i professionisti, riducendo la complessità delle dichiarazioni fiscali.

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Voci aggiuntive di reddito autonomo

La riforma introduce anche disposizioni precise riguardo alle plusvalenze derivanti dalla vendita di beni mobili strumentali e dalla cessione di contratti di locazione finanziaria che riguardano beni mobili o immobili strumentali. Inoltre, si stabilisce la neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione o riorganizzazione degli studi professionali, inclusi i passaggi da associazioni professionali a società tra professionisti, semplificando ulteriormente le operazioni fiscali per i lavoratori autonomi.

Nuove deduzioni per il lavoro dipendente

Anche per i lavoratori dipendenti sono previste importanti modifiche. Una delle principali novità riguarda la deducibilità dei contributi versati ai Fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che sarà possibile fino a un massimo di 3.615,20 euro. I fondi dovranno essere iscritti all’Anagrafe dei fondi sanitari integrativi e rispettare il principio di mutualità e solidarietà tra gli iscritti. Inoltre, sono esclusi dall’imponibile i contributi e premi versati dal datore di lavoro a favore dei familiari fiscalmente a carico, anche per assicurazioni sulla non autosufficienza.

Semplificazioni IRES per le Imprese

In ambito IRES, la riforma introduce misure per ridurre il doppio binario tra valori contabili e fiscali, in particolare per quanto riguarda le sopravvenienze attive, le valutazioni delle opere infrannuali e i servizi di durata ultrannuale. Le operazioni straordinarie come la scissione per scorporo, i conferimenti di aziende e la gestione delle plusvalenze e minusvalenze saranno semplificate, garantendo una maggiore fluidità nelle operazioni fiscali delle imprese. Queste misure si inseriscono in un contesto più ampio di semplificazione fiscale, finalizzato a rendere più agevole la gestione fiscale per le imprese, in particolare quelle che effettuano operazioni straordinarie.

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