Dopo una lunga attesa arriva l’autorizzazione della Commissione Europea per la fruizione dei bonus assunzione previsti dalla Legge di Bilancio 2023. Si tratta degli esoneri contributivi per l’assunzione di under 36 e di donne in particolari condizioni svantaggiate. Scopriamo di più.
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Assunzioni agevolate 2023, tutti gli incentivi e a chi spettano
La Commissione europea ha approvato due regimi italiani, con un bilancio totale di circa 535 milioni di euro, per sostenere il costo del lavoro delle imprese nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. I regimi sono stati approvati nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in caso di crisi e transizione, adottato dalla Commissione Europea il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre le dipendenze dai combustibili.
Le misure saranno aperte alle imprese di tutte le dimensioni attive in tutti i settori. Nell’ambito di entrambi i regimi, l’aiuto assumerà la forma di un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i contratti di lavoro dei giovani lavoratori (ossia di età inferiore a 36 anni) e delle donne, fino a un massimo di 8,000 EUR per contratto di assunzione. Per essere ammissibili, i datori di lavoro privati devono, tra le altre condizioni, aver assunto lavoratori nel periodo compreso tra il 1º luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.
In particolare, l’aiuto non supererà 250,000 euro per beneficiario attivo nella produzione primaria di prodotti agricoli, 300,000 euro per beneficiario attivo nei settori della pesca e dell’acquacoltura e 2 milioni di euro per beneficiario attivo in tutti gli altri settori; inoltre, gli aiuti saranno concessi entro il 31 dicembre 2023.
Agevolazioni assunzioni 2023 under 36
Con la proroga inserita nella Legge di Bilancio 2023 e confermata dalla Commissione Europea, arrivano dall’INPS le istruzioni operative utili ai datori di lavoro per lo sgravio contributivo totale sulle nuove assunzioni di giovani fino a 35 anni (36 non compiuti) che non sono mai stati assunti a tempo indeterminato.
Lo sgravio viene riconosciuto per una durata massima di tre anni (36 mesi) e fino ad un importo limite di 8.000 euro l’anno, ripartito su base mensile. Il periodo agevolato è esteso a 4 anni (48 mesi mesi) per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna. Hanno diritto all’esonero contributivo previsto dal bonus assunzioni 2023 per giovani tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore.
L’agevolazione può essere concessa per le assunzioni effettuate mediante contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Il bonus assunzioni giovani si applica anche per la conversione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ossia le stabilizzazioni. L’applicazione della decontribuzione è subordinata al rispetto dei limiti anagrafici previsti. Sono compresi i rapporti di lavoro instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro e a scopo di somministrazione.
Agevolazioni assunzione donne e sgravi contributivi
E’ possibile richiedere le agevolazioni per assunzioni di donne lavoratrici a favore delle aziende che assumono disoccupate. L’esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo pari a 8 mila euro annui, è a favore dei datori di lavoro che assumono donne svantaggiate e disoccupate da 6, 12 o 24 mesi, a seconda dei casi.
Il bonus spetta sotto forma di esonero contributivo a tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che assumono fino al 31 dicembre 2023 donne considerate “lavoratrici svantaggiate”. Nello specifico, ai fini del riconoscimento dei benefici in trattazione, è richiesto o uno stato di disoccupazione di lunga durata (oltre 12 mesi) per le lavoratrici di almeno cinquanta anni di età o il rispetto, in combinato con ulteriori previsioni, del requisito di “priva di impiego regolarmente retribuito”.
Il requisito deve sussistere alla data dell’evento per il quale si intende richiedere il beneficio. Pertanto, se si intende richiedere il beneficio per un’assunzione a tempo determinato, il requisito deve sussistere alla data di assunzione e non a quello della eventuale proroga o trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Se, invece, si intende richiedere il beneficio per una trasformazione a tempo indeterminato, senza avere richiesto lo stesso per la precedente assunzione a termine, il rispetto del requisito è richiesto alla data della trasformazione.
Il riconoscimento dell’esonero è subordinato al requisito dell’incremento occupazionale netto, determinato dalla differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.
L’incentivo spetta anche in caso di part time e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro, o a scopo di somministrazione. Sono esclusi i rapporti di lavoro intermittente, occasionale e domestico, e i rapporti di apprendistato.
Le agevolazioni per le aziende che assumono lavoratrici sono cumulabili con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento che non prevedono un divieto di cumulo con altri benefici, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta. Ad esempio il beneficio non è cumulabile con il bonus lavoro giovani, in quanto questa misura non può essere cumulata con altri esoneri.
Bonus Assunzioni e reddito di cittadinanza, esonero pari al 100%
La nuova agevolazione per le assunzioni di percettori di reddito di cittadinanza prevede un esonero del 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi e un massimale annuo di 8.000 euro. Lo sgravio prevede un esonero totale del versamento dei contributi per 12 mesi da parte dei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato, o che stabilizzano contratti a tempo determinato.
In entrambi i casi, le assunzioni devono avvenire tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.
Dalle agevolazioni sono esclusi i premi INAIL. Non rientra il lavoro domestico.
Questa agevolazione, introdotta dalla legge di bilancio 2023, è alternativa all’altra tipologia di esonero previsto per le aziende che assumono beneficiari del reddito di cittadinanza, descritto all’art 8 del decreto legge numero 4 del 28 gennaio 2019.
La durata dell’incentivo è pari alla differenza tra le 18 mensilità massime e le mensilità di cui ha beneficiato il lavoratore fino alla data in cui viene assunto, con un minimo pari a 5 mensilità.
La durata dell’incentivo è stabilita nella misura fissa di 5 mensilità nel caso in cui il reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore assunto derivi da un rinnovo della medesima misura.
Se l’assunzione viene effettuata presso un’attività lavorativa coerente con il percorso formativo seguito, in base al patto stipulato tra enti di formazione e centri per l’impiego, l’incentivo è attribuito all’ente di formazione e al datore di lavoro. Ad entrambi è riconosciuta la metà dell’importo dell’incentivo, con un tetto mensile per entrambi di 390€.