Il recente Decreto Coesione (dl 7 maggio 2024 numero 60) ha introdotto diverse misure di sostegno all’occupazione, tra cui il Bonus donne, mirato a favorire l’inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate. Questa agevolazione prevede un abbattimento degli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro che assumono donne in condizioni di svantaggio. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti e come funziona questa nuova misura.
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Pari opportunità nel mercato del lavoro
Il Decreto Coesione, noto anche come Decreto Coesione, ha come obiettivo principale quello di promuovere le pari opportunità nel mercato del lavoro. Una delle disposizioni più rilevanti riguarda lo sgravio contributivo per i datori di lavoro privati che assumono donne svantaggiate.
Tempistiche e importo dello sgravio
Il Bonus donne offre uno sgravio contributivo che si applica a coloro che assumono donne lavoratrici svantaggiate nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Questo bonus si traduce in un’esenzione totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, ad eccezione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL.
L’importo dei contributi non versati non può superare i 650,00 euro mensili per ciascuna lavoratrice, e deve essere nel rispetto dei limiti di spesa pubblica autorizzati e delle procedure stabilite nel Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, inclusi i vincoli territoriali e i criteri di ammissibilità.
Nonostante l’esenzione dei contributi a carico dell’azienda derivante dal Bonus donne, non sono previste penalizzazioni per l’accesso o l’importo della pensione. Infatti, il comma 1 dell’articolo 23 del Decreto Coesione stabilisce che l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata.
Chi ha diritto all’esonero
Il Bonus Donne è destinato alle imprese private che assumono donne in situazioni svantaggiate. Questo include donne di qualsiasi età senza un lavoro regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona economica speciale unica per il mezzogiorno, nonché donne senza occupazione regolare da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti.
Incremento netto dell’occupazione
Le nuove assunzioni che godono del Bonus donne devono portare a un aumento netto dell’occupazione. Questo incremento viene calcolato confrontando il numero dei lavoratori impiegati in ogni mese con la media dei lavoratori impiegati nei dodici mesi precedenti.
Per i dipendenti con contratti part-time, il calcolo tiene conto del rapporto tra le ore pattuite e le ore di lavoro a tempo pieno.
L’aumento dell’occupazione viene calcolato al netto delle riduzioni nel numero di lavoratori avvenute nelle società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile o che sono direttamente o indirettamente sotto lo stesso controllo.
Esclusioni e cumulabilità
Il Bonus Donne non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato. Inoltre, è incompatibile con altri esoneri o riduzioni contributive previsti dalla normativa vigente, ma è compatibile con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni.
Fondi disponibili e monitoraggio
Il limite di spesa per lo sgravio contributivo è definito come segue:
- Nel 2024, il plafond ammonta a 7,1 milioni di euro.
- Per il 2025, si eleva a 107,30 milioni di euro.
- Nel 2026, raggiunge i 208,20 milioni di euro.
- Infine, nel 2027, si stabilisce a 115,70 milioni di euro.
L’Inps ha il compito di vigilare sul rispetto di questo limite di spesa. Nel caso in cui l’attività di monitoraggio riveli, anche in prospettiva, il superamento del limite di spesa, l’Inps non accoglierà ulteriori comunicazioni per richiedere lo sgravio contributivo.
Decreto ministeriale attuativo
Le modalità operative per usufruire dell’esonero sono definite da un apposito Decreto Ministeriale, in coerenza con gli accordi nazionali e gli obiettivi del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. Tale decreto stabilisce anche i rapporti con l’INPS e le modalità di comunicazione per rispettare il limite di spesa. Visita la nostra pagina dedicata ai bonus alle imprese.