L’Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) rappresenta uno strumento chiave nel panorama socio-economico, offrendo un dettagliato quadro della condizione finanziaria di un nucleo familiare. Esso considera non solo i redditi e i patrimoni, ma anche le spese, come mutuo e affitto, fornendo così una rappresentazione completa dello stato economico complessivo della famiglia.
Il Modello ISEE, in vigore fino al 2023, analizza la situazione economica relativa ai 24 mesi precedenti, ma importanti cambiamenti sono previsti con la prossima Legge di Bilancio 2024. In particolare, la proposta modifica all’articolo 38 del Disegno di Legge prevede esclusioni nella valutazione patrimoniale, con effetti significativi sul costo annuale per lo Stato.
In questo articolo esploreremo dettagliatamente il processo di ottenimento del Modello ISEE, mettendo in luce i cambiamenti previsti per il 2024. Infine, esamineremo i fattori che influenzano l’ISEE, evidenziando l’importanza di considerare diversi aspetti della situazione economica per garantire una valutazione accurata del nucleo familiare.
Indice dei contenuti
Cos’è il Modello ISEE 2024 e perché è importante
L’Indicatore di Situazione Economica Equivalente rappresenta un quadro dettagliato della condizione economica di un nucleo familiare, considerando sia i redditi che i patrimoni (sia mobiliari che immobiliari), nonché le eventuali spese, come mutuo e affitto, al fine di offrire una rappresentazione accurata dello stato finanziario complessivo della famiglia. Il calcolo dell’Isee coinvolge la valutazione di diversi documenti e, in base al suo valore, si ottiene l’accesso a varie agevolazioni e bonus, talvolta anche in modo automatico.
Il modello Isee ordinario analizza la situazione economica relativa ai 24 mesi precedenti, corrispondenti a due anni solari. Di conseguenza, nel 2024, si esaminano i redditi e i patrimoni del 2022. In determinate circostanze, è possibile richiedere l’Isee corrente, che riflette i redditi e i patrimoni degli ultimi 12 mesi.
Il primo passo per ottenere l’Isee è la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), un documento che contiene informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali dettagliate che delineano la situazione economica di ciascun componente del nucleo familiare. La corretta compilazione della Dsu è fondamentale per garantire un calcolo preciso e agevolare l’accesso alle opportunità di agevolazioni previste in base all’Isee.
Novità introdotte dalla Legge di Bilancio
In arrivo con la prossima Legge di Bilancio 2024, importanti novità riguarderanno il modello ISEE, con un focus particolare sulle modalità di calcolo della situazione patrimoniale.
La modifica proposta è delineata nell’articolo 38 del Disegno di Legge, che costituisce il punto di partenza per la definizione della prossima Manovra entro la fine dell’anno. Tuttavia, va sottolineato che la sua entrata in vigore non è automatica e sarà soggetta a possibili modifiche durante l’iter parlamentare, che potranno arricchire, correggere o modificare il testo originale.
La presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) rimane il primo passo cruciale per ottenere il modello ISEE, necessario per accedere ad agevolazioni, benefici e calcolare, ad esempio, le tasse universitarie.
Il calcolo dell’ISEE si basa su tre categorie di dati:
- Anagrafici;
- reddituali;
- patrimoniali.
È su quest’ultima categoria che la Legge di Bilancio 2024 interviene, escludendo dal calcolo i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato fino a 50.000 euro. Questa esclusione, in termini pratici, comporterà una riduzione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ma avrà conseguenze finanziarie per lo Stato, stimato in un costo annuale di circa 44 milioni di euro secondo la relazione tecnica del Senato sul Disegno di Legge presentato dal Governo.
Come ottenere il Modello ISEE
La prima tappa fondamentale per ottenere il modello ISEE è, a partire dal 1° gennaio 2024, la compilazione della Dichiarazione Unica Sostitutiva (Dsu). La Dsu può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno e rimane valida fino al 31 dicembre.
La presentazione della Dsu può avvenire:
- Online: l’utente ha la possibilità di compilare direttamente il documento utilizzando il servizio fornito dall’INPS.
- Tramite Caf: l’utente può recarsi presso un centro di assistenza fiscale, dove sarà assistito nella compilazione del documento.
- Utilizzando l’Isee precompilato: a partire dal 2020, è possibile beneficiare della Dsu precompilata, contenente dati forniti in anticipo dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS, ai quali l’utente aggiunge le informazioni che deve autodichiarare.
Documenti necessari per il modello
Per predisporre la Dichiarazione Unica Sostitutiva ai fini dell’Isee 2024, è essenziale disporre delle informazioni sui redditi e i patrimoni relativi a tutti i membri del nucleo familiare.
Documenti necessari:
- Stato di famiglia;
- Codice fiscale di ciascun componente del nucleo familiare;
- Documento d’identità valido;
- Dichiarazione dei redditi (modello UNICO o modello 730);
- Certificazione dei redditi (Certificazione Unica, ex CUD);
- Contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato;
- Saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- Estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31/12/2022;
- Azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
- Dati patrimonio immobiliare come risultanti dalla visura catastale;
- Contratto di assicurazione sulla vita.
In particolare, per la situazione reddituale, è necessario presentare:
- Modello 730/2022 o Redditi PF 2022 (Unico), modello CU 2022;
- Documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche e altri redditi specifici.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, sono richiesti alcuni documenti, tra cui:
- Titoli di Stato, buoni postali, partecipazioni azionarie, obbligazioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio, ecc.;
- Saldo e giacenza media di conti correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31/12/2022;
- Mutui e documentazione relativa agli immobili di proprietà;
- Assicurazioni sulla vita;
- Targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto.
Dal calcolo ISEE nel 2024, come già menzionato, escono i titoli di Stato. Fino al 2023, questo investimento veniva considerato come patrimonio mobiliare, ma dal 2024, fino a un valore massimo di 50.000 euro, i titoli di Stato non impatteranno sull’ISEE. Eventuali nuovi acquisti di titoli di Stato nel 2023 avranno effetto sull’Isee nel 2025, mentre quelli effettuati nel 2024 influiranno sull’Isee solo nel 2026.
Valori che influenzano l’ISEE
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) raccoglie dettagliate informazioni sui redditi e i patrimoni di ogni membro del nucleo familiare. Di conseguenza, numerosi parametri concorrono a determinare il valore finale del documento, che a sua volta influenza l’accesso a specifici bonus e agevolazioni.
Ad esempio, tra i fattori che contribuiscono all’aumento dell’Isee troviamo i risparmi, che possono derivare da diverse fonti come il conto corrente bancario, il conto postale, il libretto di risparmio, i depositi o anche da una carta prepagata. Importanti anche le proprietà immobiliari, non solo di chi presenta la richiesta per l’Isee, ma di tutti i membri del nucleo familiare.
Inoltre, alcuni beni, come veicoli, moto e imbarcazioni posseduti, esercitano un’influenza rilevante sul calcolo complessivo dell’Isee. La vastità di questi parametri riflette la complessità del documento e la necessità di considerare diversi aspetti della situazione economica per garantire una valutazione accurata della condizione finanziaria del nucleo familiare.
Leggi il nostro approfondimento: “Patrimonio netto ISEE: la guida completa“