Il Disegno di Legge di Bilancio 2025, approvato il 15 ottobre dal governo, introduce diverse misure che potrebbero influenzare positivamente i lavoratori dipendenti. Tra le principali novità figura il “bonus affitto” per i lavoratori fuori sede, che prevede agevolazioni fiscali per coloro che trasferiscono la residenza di oltre 100 chilometri. Questa misura è parte di un ampio pacchetto di modifiche ai fringe benefit, mirato a incentivare i nuovi assunti.
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Come funziona il Bonus Affitto per lavoratori fuori sede?
Il bonus affitto si configura come una delle principali agevolazioni previste nel Disegno di Legge di Bilancio 2025. L’obiettivo è quello di sostenere economicamente i neoassunti che si trasferiscono per motivi lavorativi, favorendo così la mobilità geografica dei lavoratori. La misura si applica ai lavoratori che dal 1° gennaio 2025 accetteranno un lavoro che li obbliga a trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
Grazie a questa disposizione, i lavoratori potranno ricevere una somma aggiuntiva in busta paga, destinata a coprire le spese di affitto. Questo importo sarà escluso dalla tassazione, con un innalzamento del tetto di non tassabilità per i fringe benefit destinati ai lavoratori fuori sede.
Novità sui fringe benefit: cosa cambia nel 2025?
Accanto al bonus affitto, la Legge di Bilancio 2025 introduce importanti conferme e aggiornamenti sui fringe benefit. Questi benefici, che nel 2024 hanno visto un aumento dei limiti di non tassabilità, saranno confermati anche per il prossimo anno. Il governo ha infatti dichiarato che i limiti fissati per l’anno in corso saranno mantenuti anche nel 2025.
Attualmente, per i lavoratori dipendenti, il tetto di non tassabilità è stato innalzato fino a 1.000 euro, con un’ulteriore maggiorazione fino a 2.000 euro per coloro che hanno figli a carico. Si attende la conferma ufficiale del Parlamento, ma il viceministro Maurizio Leo ha anticipato che le soglie previste rimarranno in vigore.
Ipotesi di innalzamento del tetto dei fringe benefit
Tra le ipotesi discusse in sede governativa, vi è la possibilità di un ulteriore innalzamento del tetto di non tassabilità per tutti i lavoratori dipendenti. Le soglie attualmente in vigore potrebbero essere portate a 1.500 o 2.000 euro per la generalità dei dipendenti. Inoltre, è allo studio l’estensione dei fringe benefit esenti da tassazione a coprire ulteriori voci, come il pagamento dell’affitto, del mutuo per la prima casa e delle utenze domestiche, incluse acqua, luce e gas.
L’iter parlamentare e le prospettive future
Nonostante le novità promesse dal Disegno di Legge, la loro attuazione dipenderà dall’iter parlamentare. La Legge di Bilancio 2025 dovrà essere approvata entro il 31 dicembre, data entro cui si attendono ulteriori dettagli su modalità e limiti definitivi delle agevolazioni. L’attesa è alta, soprattutto per i lavoratori fuori sede, che potrebbero beneficiare in modo significativo del bonus affitto.
Le misure previste nel DDL Bilancio 2025 rappresentano un’opportunità per agevolare la mobilità dei lavoratori e incentivare nuove assunzioni, con un sistema di fringe benefit più flessibile e adattato alle esigenze dei lavoratori.