Avete mai sentito parlare di Bonus pensioni 2023? Con questa nomenclatura si identificano tutti quegli aiuti che possono arrivare in soccorso di coloro che percepiscono una pensione bassa. Piccole somme che però, aggiunte a quella della pensione, contribuiscono ad aumentare di un po’ l’importo dell’assegno pensionistico. In realtà non si tratta di veri e propri bonus pensioni quanto piuttosto di agevolazioni collaterali che possono essere richieste. L’obiettivo di fatto è lo stesso: aumentare l’importo della pensione.
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Incremento al trattamento minimo di pensione
Forse non tutti sanno che esiste un importo minimo di pensione che viene riconosciuto dalla legge e che per il 2023 è pari a 563,74 euro al mese che corrispondono a 7.328,62 euro all’anno. Per coloro che si trovano al di sotto di questo valore con la pensione è prevista quindi un’integrazione dell’importo percepito in modo da raggiungere la soglia minima di 563,74 euro al mese. Ci sono alcune categorie di persone che però non hanno diritto all’integrazione. Ci riferiamo ad esempio a coloro che hanno la pensione calcolata interamente con le regole del contributivo, quindi chi non ha contributi maturati entro il 31 dicembre 1995.
Assegno sociale
Tra i bonus pensioni 2023 possiamo inserire anche l’assegno sociale, incentivo che spetta a chi ha compiuto 67 anni e si trova in una situazione economica di bisogno che viene calcolata prendendo come riferimento l’importo annuo dell’Assegno sociale stesso (che corrisponde a 6.542,51 euro annui ovvero 503,27 euro al mese). Per usufruire dell’assegno sociale a pieno occorrere avere reddito pari a zero. Chi già percepisce una pensione, dunque, può chiedere l’assegno sociale che verrà però calcolato in base al reddito da pensione percepito.
Maggiorazioni sociali
Per aumentare l’importo delle pensioni 2023 esistono poi una serie di maggiorazioni sociali che vengono calcolate in rapporto all’età. La pensione subisce una maggiorazione pari a 25,83 euro al mese per chi ha un’età compresa tra i 60 e i 64 anni; ne subisce una pari a 82,64 euro mensili al compimento dei 65 anni.
Pensione di cittadinanza
La pensione di cittadinanza, variante del più conosciuto Reddito di Cittadinanza, è da considerare tra i bonus pensioni 2023. Non spetta a tutti ma solo a coloro che sono in possesso di specifici requisiti: ovvero che fanno parte di un nucleo familiare composto da soli componenti over 67 o comunque disabili gravi o non autosufficienti, con un Isee che non supera i 9.360 euro e un reddito familiare (in cui quindi è compresa anche la pensione) pari o inferiore a 7.560 euro. Chi rientra in questi requisiti può vedersi integrata la pensione. Ricordiamo che dal 2024 la Pensione di cittadinanza cesserà di esistere e verrà sostituita dall’Assegno di inclusione
Altre agevolazioni
Esistono poi altre agevolazioni pensate per i percettori di pensione che non alzano direttamente l’importo dell’assegno ma che fanno comunque risparmiare. Ci riferiamo all’esenzione del canone Rai, alla carta acquisti oppure all’esenzione del ticket sanitario. Potrete approfondire la conoscenza sui Bonus Over 80 leggendo questo articolo.