In Italia, i concorsi pubblici rappresentano una delle principali porte d’ingresso al mondo del lavoro, specialmente per chi aspira a un impiego stabile e strutturato nella Pubblica Amministrazione. In questo contesto, il possesso di una laurea non solo accresce le opportunità di successo, ma diventa un requisito fondamentale per accedere a ruoli altamente qualificati e specializzati.
Questo articolo esplora come il titolo accademico influenzi l’accesso ai concorsi pubblici, analizzando le lauree più richieste e le strategie per individuare le opportunità migliori. Un approfondimento utile per orientarsi in un mercato in continua evoluzione e sfruttare al meglio le proprie competenze.
Indice dei contenuti
Introduzione ai concorsi pubblici e importanza della laurea
La laurea non è soltanto una certificazione di un percorso di studi avanzato, ma rappresenta anche una chiave d’accesso privilegiata a numerose opportunità professionali. Tra queste, i concorsi pubblici occupano un posto di rilievo. Questi rappresentano una delle principali vie per entrare nel mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione, offrendo posizioni che spaziano dai settori amministrativi e giuridici fino a quelli tecnici e sanitari.
Per molti laureati, partecipare a un concorso pubblico significa non solo mettere alla prova le proprie competenze accademiche, ma anche aspirare a una carriera stabile e strutturata, in cui il merito e la preparazione giocano un ruolo cruciale.
Le lauree più richieste nei concorsi pubblici
Nel contesto dei concorsi pubblici, la Pubblica Amministrazione sta puntando sempre di più sulla specializzazione delle competenze, dando vita a una crescente domanda di figure professionali altamente qualificate. Le lauree più richieste sono quelle di ambito giuridico e tecnico, come Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia, Ingegneria Edile e Informatica, che rispondono alle necessità di settori strategici.
Inoltre, i bandi pubblici hanno visto un incremento delle richieste di lauree in Ingegneria (edile, informatica, gestionale) e in ambito sanitario, a causa della carenza di medici e infermieri nel Paese. Le lauree giuridiche, economiche e sociologiche continuano a essere molto richieste, mentre le lauree sanitarie sono particolarmente ricercate da aziende sanitarie locali e regionali.
Le prove d’esame per accedere ai concorsi pubblici richiedono una preparazione solida in giurisprudenza, amministrazione ed economia, in particolare per i ruoli di funzionari e istruttori, che devono conoscere a fondo le funzioni dello Stato e della Pubblica Amministrazione.
Le lauree triennali più richieste nei concorsi pubblici sono:
- Laurea in Economia
- Laurea in Informatica
- Laurea in Infermieristica
Per chi possiede una laurea specialistica o a ciclo unico, le lauree più ricercate sono:
- Laurea in Giurisprudenza
- Laurea in Medicina
- Laurea in Ingegneria
Perché alcune lauree sono più ricercate?
Alcuni titoli di laurea risultano particolarmente richiesti grazie alla loro capacità di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e alle specificità dei ruoli professionali, soprattutto nel settore pubblico. La pubblica amministrazione, infatti, rappresenta una delle principali destinazioni per i laureati, con un fabbisogno che raggiunge il 79% delle posizioni aperte. Questo dato sottolinea quanto siano indispensabili competenze avanzate e specializzate per la gestione dei servizi pubblici, competenze che solo percorsi accademici mirati possono garantire.
In contrasto, nel settore privato la domanda di laureati è più contenuta, attestandosi al 27%, privilegiando invece figure con qualifiche tecnico-professionali. Questa differenza riflette le esigenze distinte dei due ambiti: mentre il pubblico si basa sulla conoscenza teorica e normativa, il privato si focalizza su abilità pratiche e operative.
Alcune lauree, come quelle in giurisprudenza, economia, ingegneria e medicina, risultano particolarmente strategiche per rispondere a fabbisogni specifici e spesso insostituibili. Ad esempio, la complessità delle normative rende imprescindibile il contributo dei giuristi nella gestione amministrativa, mentre le competenze ingegneristiche sono fondamentali per realizzare progetti infrastrutturali e tecnologici sostenuti dallo Stato.
La preferenza per i laureati rispetto a diplomati o profili con background liceale deriva dall’esigenza di competenze tecniche e teoriche di alto livello. I laureati, infatti, sono in grado di affrontare analisi complesse, prendere decisioni strategiche e gestire processi articolati, tutti elementi essenziali per il funzionamento della pubblica amministrazione.
Inoltre, la digitalizzazione, i cambiamenti demografici e le trasformazioni economiche stanno ridefinendo il mercato del lavoro. Lauree in ambito STEM e discipline umanistiche con applicazioni pratiche continueranno a giocare un ruolo chiave per affrontare queste sfide.
Come trovare i concorsi adatti alla tua laurea
Per chi è alla ricerca di opportunità nei concorsi pubblici, la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è storicamente il punto di riferimento principale per consultare gli avvisi ufficiali. Tuttavia, dal 14 luglio 2023, il portale InPA ha assunto un ruolo centrale, diventando il principale strumento per il reclutamento del personale nella Pubblica Amministrazione. Questa piattaforma, grazie a un approccio digitalizzato, ha reso il processo di consultazione dei bandi e la partecipazione alle selezioni più agevole e immediato.
Grazie alle sue funzionalità avanzate, InPA consente di effettuare ricerche mirate nella banca dati, applicando filtri come categoria professionale, area geografica, settore e fascia salariale. Inoltre, è possibile monitorare costantemente gli ultimi avvisi pubblicati, ricevendo aggiornamenti in tempo reale sui bandi di interesse. Per eventuali dubbi o problematiche tecniche, il portale offre un servizio di assistenza accessibile direttamente dall’area personale.
Esempi di concorsi pubblici per laureati
Al momento sono attivi numerosi concorsi per laureati, che offrono interessanti opportunità in vari settori. Ad esempio, ENEA ha bandito un concorso per 175 laureati, con posizioni per ricercatori e tecnologi, un’opportunità che si aggiunge alle diverse selezioni nel settore sanitario, come il Concorso ARCS 2024, che mette a disposizione 355 posti per infermieri in Friuli Venezia Giulia.
Se invece sei interessato a una carriera nella giustizia, il Concorso Magistratura 2025 prevede l’assunzione di 350 nuovi magistrati, mentre l’INPS ha aperto un concorso 2025 per infermieri, un altro esempio di come il settore pubblico stia cercando professionisti in ambito sanitario.
Per chi desidera una preparazione completa, diversi enti offrono corsi di preparazione online, come Corsi.online, che offrono programmi accreditati dal MIUR, ideali sia per principianti che per chi necessita di un ripasso. Altre piattaforme come UnidProfessional e Digital School propongono corsi mirati, con tutoraggio personalizzato e accesso a materiali sempre disponibili.
Per maggiori dettagli su questi e altri concorsi, visita la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici per laureati.
Strategie per candidarsi con successo
Il portale ufficiale inPA portale non si limita a semplificare l’accesso ai concorsi, ma rappresenta il fulcro di un progetto più ampio di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, volto a centralizzare e ottimizzare le procedure di selezione. Dal 1° novembre 2022, infatti, InPA è diventato l’unico canale per partecipare ai concorsi relativi alle Amministrazioni Pubbliche centrali, con una completa integrazione prevista entro il 2023 per includere anche bandi di Enti locali e Regioni.
L’evoluzione del sistema ha portato alla progressiva sostituzione dei tradizionali canali di comunicazione: gli avvisi e i bandi, precedentemente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, sono ora consultabili esclusivamente su InPA, che offre anche la possibilità di caricare il curriculum vitae e candidarsi direttamente online. Per accedere al servizio, è necessario creare un profilo personale sul sito ufficiale (www.inPA.gov.it) e disporre di uno strumento di identificazione digitale, come CNS, CIE o SPID.
Quali lauree potrebbero essere richieste in futuro?
Nei prossimi cinque anni, il mercato del lavoro in Italia punterà soprattutto sui laureati in settori strategici, con una crescente richiesta di competenze in ambiti come economia, ingegneria, medicina, informatica, giurisprudenza e istruzione. Questi percorsi accademici saranno cruciali per affrontare le sfide poste dagli investimenti economici e dalle trasformazioni digitali in corso. La domanda si concentrerà su figure professionali quali medici, ingegneri, specialisti IT, economisti, avvocati e insegnanti, in risposta ai cambiamenti demografici e tecnologici che caratterizzano il paese.
Le discipline STEM continuano a rappresentare una scelta vincente per il futuro, con l’ingegneria che emerge come il settore più richiesto, stimando un fabbisogno annuale tra 36.000 e 41.000 unità. Particolarmente significativa è la domanda di ingegneri civili, con previsioni di 13.000-15.000 nuovi posti di lavoro ogni anno. Anche le lauree in matematica, fisica e informatica mostrano una crescita rilevante, con necessità comprese tra 12.000 e 14.000 unità annue.
Parallelamente, le discipline non-STEM registrano una forte richiesta, specialmente nel campo economico-statistico, con stime di 44.000-50.000 nuovi laureati richiesti ogni anno. L’insegnamento e la formazione, comprese le scienze motorie, vedono anch’essi una crescita marcata, con un fabbisogno annuale stimato tra 42.000 e 45.000 unità. Nel settore medico-sanitario, invece, si prevedono circa 38.000 nuovi posti di lavoro ogni anno.
Anche altri ambiti accademici mostrano un significativo potenziale occupazionale. Le aree giuridica e politico-sociale prevedono tra 27.000 e 28.000 assunzioni annuali, mentre le scienze biologiche, tecnologiche e il settore chimico-farmaceutico registrano una crescita costante. Infine, pur con una domanda inferiore alle 10.000 unità annue, settori come psicologia, agroalimentare e linguistico offrono opportunità stabili.
Questi dati sottolineano l’importanza di orientarsi verso percorsi di studio in linea con le tendenze e le esigenze del mercato del lavoro italiano, offrendo così prospettive solide per i prossimi anni.