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Arbitro Calcio

Vi piacerebbe diventare arbitro di calcio ma non sapete da che parte cominciare? Noi di CircuitoLavoro vi aiuteremo a fare chiarezza su una professione che, negli ultimi anni, è diventata particolarmente ambita anche dalle donne. Ecco una serie di informazioni utili su come diventare arbitro di calcio, sul percorso da compiere e su eventuali cachet per arbitrare le partite di quello che, in Italia, è il gioco più amato che c’è.

Come diventare arbitro calcio

La prima cosa da fare è quella di iscriversi ad uno dei corsi tenuti annualmente dall’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri. Ce ne sono ogni anno, l’iscrizione è gratuita e le lezioni si svolgono presso le sezioni, presenti in ogni capoluogo di provincia o nelle città dove sono presenti almeno 40 arbitri. E’ questo, senza dubbio, il primo passo da fare se si vuole diventare arbitro calcio. Al termine del corso ci sarà un esame scritto e orale da sostenere e in un secondo momento sarà la volta dei test fisici. La formazione arbitro calcio dura all’incirca qualche mese, almeno tre, e porta al conseguimento del patentino, necessario per dirigere le partite.

Quanto guadagna arbitro calcio

Il lavoro arbitro calcio funziona molto spesso a gettoni, anche a bassi livelli ovvero per le partite di campionati dilettanti. All’arbitro viene cioè corrisposta una cifra fissa per ogni partita diretta. Per mantenere l’affiliazione alla sezione, ogni direttore di gara deve dirigere un numero minimo di parte all’anno. La gavetta generalmente è molto lunga, basti pensare che per arbitrare ad alti livelli molto spesso ci sono anche dieci anni di esperienza alle spalle.