Assegno di Inclusione al posto del RdC: cos’è e come funziona

Sarà possibile richiederlo a partire dal 1° gennaio 2024

E’ ufficiale: il tanto cointestato Rdc (Reddito di cittadinanza) è destinato a scomparire. Verrà sostituito dal cosiddetto Assegno di Inclusione che potrà essere richiesto da famiglie con componenti disabili, minori o Over 60 a partire dal prossimo 1 gennaio 2024. Di questa nuova misura a sostegno della povertà si hanno notizie nella bozza del decreto varato dal Governo Meloni. Ma chi potrà richiedere l’assegno e quali requisiti serviranno? E ancora quale sarà l’importo massimo di cui gli aventi diritto potranno beneficiare? Lo scopriremo di seguito, andando a mettere insieme tutte le informazioni attualmente disponibili sull’Assegno di Inclusione.

Cos’è l’Assegno di Inclusione

Di Reddito di Cittadinanza e cambiamenti avevamo già parlato nei giorni scorsi ma adesso concentriamoci sulle novità e sulla misura che andrà a sostituire a tutti gli effetti quella fortemente voluta, anni addietro, dal M5S. E’ lo stesso decreto a spiegare che l’Assegno di Inclusione “è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa“. La misura POTRà erogata per un periodo continuativo di massimo diciotto mesi; poi potrà essere rinnovata, previa sospensione di un mese, per altri dodici mesi.

Requisiti per richiedere Assegno di Inclusione

Ma chi potrà beneficiare di questa misura? Potranno richiedere l’Assegno di Inclusione:

  • i residenti in Italia da almeno cinque anni, gli ultimi due in modo continuativo
  • famiglie con un Isee non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza
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Per ottenere l’assegno inoltre occorre iscritti presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl)

Come funziona

Tutti gli aventi diritto dovranno presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 4 mesi (120 giorni) dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Quindi dovranno presentarsi ogni novanta giorni per aggiornare la propria posizione. In caso di mancata presentazione, il beneficio economico verrà immediatamente sospeso.

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Maris Matteucci
Maris Matteuccihttps://www.circuitolavoro.it/
Giornalista pubblicista, amo leggere e scrivere, adoro gli animali e la natura, mi piacciono tantissimo i bambini. Vivo col sorriso perché, specialmente da quando ho superato i 40 anni, ho ancora più chiaro, in testa, un concetto: che la vita è troppo breve per passarla ad essere arrabbiati. Questa sono io.