Smart working, cambiano le regole dal 1° aprile: obbligo accordi individuali e rischio sanzioni

Scopri cosa cambia per i lavoratori e le aziende con il ritorno alle regole ordinarie dello smart working dal 1 aprile.

Dal 1° aprile, il mondo dello smart working, soprattutto per i lavoratori fragili e per chi ha figli minorenni sotto i 14 anni, si prepara a una svolta significativa. La scadenza delle procedure semplificate, attive fino al 31 marzo, segna il ritorno alle regole ordinare e impone nuove sfide sia per i datori di lavoro che per i dipendenti.

Accordi individuali e sanzioni: cosa cambia per lavoratori e aziende

Con l’avvento di aprile, si assiste a un rientro alle modalità ordinarie di gestione dello smart working. Questo shift implica la necessità di tornare a negoziare accordi individuali tra lavoratori e datori di lavoro, oltre a prestare attenzione a possibili sanzioni pecuniarie, che possono variare da 100 a 500 euro, in caso di mancata comunicazione nei tempi previsti.

Accordi individuali dettagliati

Gli accordi individuali devono essere dettagliati, contemplando la durata (temporanea o indeterminata) e le modalità di alternanza tra lavoro in sede e da remoto. Questo passo è fondamentale per stabilire una chiara comprensione delle responsabilità di entrambe le parti e garantire una gestione efficace del lavoro agile.

Definizione del luogo di lavoro remoto e strumenti utilizzati

È essenziale definire il luogo di lavoro remoto, gli strumenti utilizzati e le modalità di controllo. Questo assicura che i lavoratori abbiano accesso alle risorse necessarie per svolgere le proprie mansioni in modo efficiente e sicuro, mentre le aziende possono monitorare e gestire il lavoro in remoto in modo adeguato.

Tutela dei dati e del lavoro

Un altro aspetto cruciale riguarda le indicazioni a tutela dei dati e del lavoro, compreso il diritto alla disconnessione. Le aziende devono garantire la sicurezza e la privacy dei dati aziendali e personali, oltre a rispettare il diritto dei lavoratori a disconnettersi dopo l’orario di lavoro stabilito, per promuovere un sano equilibrio tra vita professionale e personale.

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Le aziende sono richiamate a una scrupolosa attenzione nella definizione di questi accordi, con una speciale enfasi sulla precisa comunicazione di inizio del lavoro agile tramite il portale Servizi Lavoro, da effettuarsi entro cinque giorni dall’attivazione dello smart working, per evitare sanzioni. È inoltre necessario conservare i documenti di accordo almeno per cinque anni.

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