Con l’ultima circolare, l’Agenzia delle Entrate chiarisce le nuove disposizioni sui fringe benefit, estendendo l’applicabilità anche agli affitti e ai mutui e delineando le modifiche in ambito di welfare aziendale. Queste misure riguardano una vasta gamma di benefici extra-salariali, dai contributi per la casa fino ai supporti per i figli a carico.
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Cosa cambia con le nuove misure
Le disposizioni contenute nella recente circolare dell’Agenzia delle Entrate impongono un ripensamento del concetto di welfare aziendale includendo:
- Le spese per la casa
- I contributi per i figli a carico
- Prestiti concessi ai dipendenti
- Agevolazioni specifiche per determinate categorie lavorative
In dettaglio, i fringe benefit vengono così ridefiniti alla luce delle esigenze contemporanee dei lavoratori, con l’obiettivo di offrire un pacchetto di welfare più aderente alle realtà familiari moderne.
Modalità di calcolo e vantaggi fiscali
Una delle novità riguarda il metodo di calcolo dell’agevolazione sui fringe benefit, che ora prende in considerazione variabili più attinenti alle circostanze economiche attuali. Ciò consente una maggiore personalizzazione del pacchetto di benefit e, conseguentemente, una maggiore efficienza nell’ottica del benessere del lavoratore. Inoltre, sono stati ribaditi gli effetti fiscali positivi sia per i datori di lavoro che per i dipendenti, stimolando così l’adozione di questi strumenti di welfare integrativo.
Fringe Benefit: definizione e applicazioni
I fringe benefit rappresentano tutti quei vantaggi economici, diversi dallo stipendio, che un’azienda può decidere di offrire ai propri dipendenti, rientrando in una politica di welfare aziendale pianificata. Questi possono includere, ma non si limitano a:
- Prestiti agevolati
- Contributi per l’istruzione dei figli
- Agevolazioni su mobilità e viaggi
- Supporti per spese mediche o per la casa
Le modifiche introdotte consentiranno di ampliare notevolmente lo spettro applicativo di questi benefici, garantendo al contempo vantaggi fiscali sia per le aziende che offrono i benefit, sia per i lavoratori che ne godono.
Considerazioni finali
Con l’integrazione degli affitti e dei mutui nell’elenco dei possibili fringe benefit, l’Agenzia delle Entrate fa un ulteriore passo avanti per incentivare il welfare aziendale. Queste misure si pongono come un incentivo non solo per i lavoratori, ai quali vengono garantite maggiori agevolazioni, ma anche per le aziende, che possono così attrarre e mantenere i talenti grazie a un pacchetto benefit più ricco e diversificato.
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