Calcolo dello stipendio netto, tutto ciò che devi sapere

In questo articolo esploreremo tutto ciò che devi sapere sul calcolo dello stipendio netto nel 2024, le nuove leggi e gli aggiornamenti fiscali

In questo articolo esploreremo tutto ciò che devi sapere sul calcolo dello stipendio netto nel 2024, le nuove leggi e gli aggiornamenti fiscali.

I fattori che influenzano il calcolo dello stipendio netto

I fattori che influenzano il calcolo dello stipendio netto possono essere suddivisi in tre macro-categorie:

1. Retribuzione lorda:

  • RAL (Retribuzione Annua Lorda): è il compenso annuale previsto dal contratto di lavoro, comprensivo di tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • inquadramento contrattuale: il livello di inquadramento del lavoratore (ad esempio, impiegato, operaio, quadro) determina la retribuzione base prevista dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro);
  • scatti di anzianità: aumenti periodici della retribuzione previsti dal CCNL in base all’esperienza lavorativa maturata dal dipendente;
  • bonus e indennità: eventuali compensi aggiuntivi previsti dal contratto individuale o dal CCNL per specifiche prestazioni o condizioni lavorative.

2. Contributi previdenziali:

  • INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale): i contributi INPS a carico del lavoratore dipendente ammontano al 9,19% della retribuzione lorda;
  • INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro): il tasso di contribuzione Inail varia in base al rischio associato alla mansione svolta dal lavoratore.

3. Imposte e detrazioni:

  • IRPEF: l’imposta sul reddito applicata al lavoratore dipendente è calcolata su base progressiva, con aliquote che variano in base al reddito imponibile;
  • Addizionali regionali e comunali: imposte aggiuntive applicate a livello regionale e comunale, con aliquote variabili da comune a comune;
  • Detrazioni fiscali: agevolazioni che riducono l’importo delle imposte da pagare, spettanti per diverse condizioni, come ad esempio carichi di famiglia, spese per la casa, altro.
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Nuove leggi e aggiornamenti per il 2024

Le buste paga di gennaio hanno visto la prima applicazione della modifica degli scaglioni Irpef, che per il 2024 diventano 3: il 23% fino a 28mila euro, 35% tra 28 e 50mila euro e 43% oltre 50mila euro di reddito. 

Rispetto al 2023 è stato eliminato il secondo scaglione, inglobato nella prima aliquota del 23% che prima arrivava fino a 15mila euro e saliva al 25% tra 15 e 28mila.

Il calcolo del risparmio fiscale massimo è di 260 euro l’anno, e riguarderà chi ha un reddito da 28mila euro. I contribuenti con un reddito superiore a 50mila euro avranno però una franchigia sulle detrazioni al 19% in dichiarazione dei redditi pari proprio ai 260 euro di risparmio sulle aliquote. Saranno esclusi dall’applicazione del taglio sulle detrazioni i rimborsi fiscali sulle spese sanitarie, sui premi di assicurazione sul rischio di eventi calamitosi e sulle erogazioni liberali in favore dei partiti politici.

Oltre all’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito, cambia anche la detrazione prevista per il reddito da lavoro dipendente, che passa da 1.870 euro (del 2023) a 1.955 euro. Il cambiamento della detrazione spettante influisce direttamente anche sulla no tax area, cioè il limite di reddito entro il quale l’Irpef non è dovuta perché la detrazione azzera l’imposta. Dal 2024 la no tax area per i lavoratori dipendenti viene equiparata a quella dei pensionati con una soglia di 8.500 euro, mentre fino al 31 dicembre 2023, era fissata a 8.174 euro.

Come calcolare lo stipendio netto, alcuni esempi

 Il calcolo dello stipendio netto online è una delle informazioni oggi più richieste in seguito alle novità per la busta paga previste dalla Manovra 2024.

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Esistono svariati siti che consentono di calcolare lo stipendio netto partendo dal lordo, come PMI.it che mette a disposizione un servizio online gratis aggiornato alle nuove aliquote e scaglioni IRPEF  nonché ai nuovi esoneri INPS (taglio del cuneo fiscale e contributivo) previsti per il 2024.

Bisogna avere a disposizione alcuni dati, nello specifico:

  • inserisci il valore della tua remunerazione annua lorda (RAL);
  • seleziona la Regione di residenza per l’addizionale IRPEF applicata;
  • inserisci il valore percentuale dell’addizionale comunale;
  • indica il tipo di datore di lavoro (privato o pubblico);
  • se lavoro domestico, o meno;
  • il tipo di contratto (a tempo indeterminato, determinato, apprendistato o altro);
  • l’eventuale appartenenza a categorie che hanno diritto a particolari sgravi contributivi (disoccupati, giovani, madri di rientro dalla maternità, percettori di RdC, o nessuno dei precedenti);
  • eventuali carichi di famiglia;
  • numero mensilità;
  • giorni lavorativi/anno;
  • clicca su Avvia il calcolo.

Al termine dell’elaborazione del calcolo avrai lo stipendio netto. In aggiunta, ti verrà mostrato uno specchietto che ricapitola gli sgravi contributivi ai quali ha diritto il lavoratore, nonché il datore di lavoro, in caso di nuova assunzione di lavoratori o lavoratrici appartenenti a determinate categorie protette, con indicazione della normativa di riferimento e l’eventuale cumulabilità con altri incentivi.

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Autore
Ortensia Ferrara
Ortensia Ferrara
Classe ’83, giornalista pubblicista dal 2007, laureata in scienze della comunicazione dal marzo 2008, appassionata di scrittura creativa, giornalismo e comunicazione da sempre. Pignola, puntuale, permalosa e inguaribilmente pessimista, curiosa, noiosa e ironica.