Contributi volontari INPS: la guida per il 2024

In questo articolo esploreremo tutto ciò che c'è da sapere sui contributi volontari INPS per il 2024.

La recente Circolare INPS n. 36 del 21 febbraio 2024 ha reso pubblici gli importi dei contributi volontari dovuti per l’anno in corso da parte dei lavoratori dipendenti non agricoli, autonomi e iscritti alla Gestione separata.

Questi valori di riferimento sono stati aggiornati tenendo conto della variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Esaminiamo attentamente questa novità e gli importi da versare volontariamente per il 2024.

Perché scegliere i contributi volontari INPS?

La scelta dei contributi volontari INPS è vantaggiosa per coloro che terminano o interrompono la loro attività lavorativa, poiché consente di integrare i requisiti necessari per l’accesso alla pensione e di aumentarne l’importo complessivo.

La circolare numero 36/2024 ha comunicato gli importi aggiornati per il calcolo dei contributi dovuti dai lavoratori dipendenti non agricoli autorizzati alla prosecuzione volontaria nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD).

Questo aggiornamento tiene conto della variazione, pari al +5,4%, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, nel periodo compreso tra gennaio 2022 e dicembre 2022 e il periodo tra gennaio 2023 e dicembre 2023, come comunicato dall’Istat.

Come funzionano le aliquote per il 2024

Conseguentemente, in virtù della rivalutazione Istat, per l’anno 2024, si stabiliscono i seguenti parametri:

  • La retribuzione minima settimanale è fissata a 239,44 euro.
  • La soglia della prima fascia di retribuzione annua, al di sopra della quale si applica un’aliquota aggiuntiva dell’1%, è stabilita a 55.008,00 euro.
  • Il massimale di retribuzione applicabile ai prosecutori volontari con contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che, pur essendo in possesso dei requisiti, optino per il sistema contributivo, è fissato a 119.650,00 euro.
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Per quanto riguarda l’anno in corso, l’aliquota del contributo Invalidità, Vecchiaia e Superstiti (IVS) per i lavoratori dipendenti non agricoli autorizzati alla prosecuzione volontaria è la seguente:

  • Con decorrenza successiva al 31 dicembre 1995, l’aliquota è del 33%.
  • Con decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995, l’aliquota si attesta al 27,87%.

Segue un esempio dei valori di riferimento per il triennio 2022 – 2024, utili per il calcolo dei contributi volontari:

AnnoRetribuzione minima settimanalePrima fascia di retribuzione annuaMassimaleAliquota IVS
2024239,44 euro55.008,00 euro119.650,00 euro33%
2023227,18 euro52.190,00 euro113.520,00 euro33%
2022210,15 euro48.279,00 euro105.014,00 euro33%

Inoltre, con la Circolare n. 2/2024, si rende operativa la prima parte della riforma fiscale che entrerà in vigore nel 2024, prevedendo la riduzione delle aliquote da 4 a 3:

  • La prima al 23% per i redditi fino a 28.000 euro.
  • La seconda al 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro.
  • Infine, la terza al 43% per i redditi oltre tale soglia.

Come richiederli e vantaggi

La contribuzione volontaria offre il vantaggio di essere considerata equiparabile alla contribuzione obbligatoria, sia per quanto riguarda l’accesso al diritto alla pensione, sia per la sua misura.

Tuttavia, vi sono delle eccezioni per coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996: per loro, continuare a versare contributi volontari non conta nel computo dei requisiti per la pensione anticipata.

Per richiedere la contribuzione volontaria, è necessario presentare una specifica domanda telematica all’INPS. Questa domanda può essere inviata tramite il sito “inps.it – Pensione e Previdenza – Contributi volontari gestione privata”, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS, oppure attraverso il Contact Center INPS o i patronati/intermediari.

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L’INPS rilascia l’autorizzazione per la contribuzione volontaria solo dopo la cessazione o l’interruzione del rapporto di lavoro soggetto all’assicurazione obbligatoria.

Una volta ottenuta l’autorizzazione, non vi è alcun termine di scadenza per i versamenti volontari. Questi possono essere interrotti e ripresi in qualsiasi momento senza bisogno di una nuova domanda all’INPS.

I requisiti per accedere alla procedura sono di aver versato almeno 3 anni di contributi effettivi nei 5 anni precedenti la domanda, oppure 5 anni di contributi in qualsiasi momento.

L’autorizzazione ha effetto dal primo sabato successivo alla presentazione della domanda. Se la domanda è inviata prima della cessazione del lavoro, l’effetto decorre dal primo sabato dopo la fine del rapporto di lavoro.

I versamenti volontari possono coprire anche il semestre precedente la domanda, a condizione che non vi siano impedimenti come altri tipi di contribuzione previdenziale o il diritto a una pensione.

I versamenti volontari possono essere effettuati tramite il servizio “Versamenti volontari” sul “Portale dei Pagamenti” dell’INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.